AB: grain bait; esca di grani.

Acari: sottoclasse degli Aracnidi costituita da organismi di piccole e piccolissime dimensioni con corpo non segmentato.

Acaricida: prodotto impiegato per combattere gli acari.

Acetilcolina: mediatore chimico (neuromediatore) dell’impulso nervoso a livello delle sinapsi.

Acetilcolinesterasi: enzima che regola cataliticamente l’idrolisi dell’acetilcoliqa, in acido acetico e colina, a livello delle sinapsi.

Acidi umici: costituenti, unitamente agli acidi fulvici e aH’umina, delle sostanze umiche del terreno.

Acropeto: andamento di una manifestazione, in una pianta, dal basso verso l’alto.

Acuprici: anticrittogamici non rameici.

Additivi: v. Coadiuvanti.

Adesivanti: sostanze che favoriscono la formazione del deposito e la tenacità del residuo dei fitofarmaci irrorati sulle piante.

ADI: acceptable daily intake. Negli studi di tossicità è la dose giornaliera di fitofarmaco accettabile per l’uomo; viene valutata utilizzando il valore più basso del NOEL (no observed effect level) (mg/kg/giorno), applicando sul medesimo un coefficiente di sicurezza pari a 100.

Adulticida: prodotto attivo contro lo stadio adulto di determinati fitoparassiti.

Advertising: v. Pubblicità.

AE: aerosol o spray.

Aerometri Baumé: strumenti idonei per la determinazione del grado di concentrazione (densità) di una soluzione.

Aerosol: sospensione in gas di particelle solide o liquide, piccolissime (microscopiche), che rimangono sospese in aria per diverso tempo, per depositarsi poi in velo leggero.

Aerosolizzatrici: macchine utilizzate in genere per impieghi speciali su derrate, prodotti non agricoli ed anche su piante.

Affezione: sinonimo di malattia.

Aficida: prodotto impiegato per combattere gli afidi.

Afidi: insetti appartenenti alla superfamiglia degli Afidoidei, ordine degli Emitteri.

Agrobiologia: scienza che studia la vita degli organismi vegetali ed animali, in rapporto al terreno agrario che li ospita.

Alghe: crittogame appartenenti al phylum delle Protofite; si suddividono in due gruppi: Fitoflagellate ed Euficee.

Alghicida: prodotto impiegato per combattere le alghe.

Alleganti: fitoregolatori che favoriscono l’allegagione.

Allocation: stanziamento di una somma per una data spesa pubblicitaria.

Ampelopatia: malattia che riguarda la vite.

Anamnesi: descrizione dei fenomeni patologici verificatisi prima della effettuazione dell’esame diagnostico.

Antagonismo: fenomeno per cui l’efficacia terapeutica di una miscela di due o più prodotti risulta più bassa di quelle delle singole sostanze considerate isolatamente.

Antibiotici: sostanze elaborate da microrganismi fungini in grado di arrestare o devitalizzare lo sviluppo di altri patogeni, quali funghi, batteri, ecc.

Antibutteratura: fisiofarmaci a base di cloruro di calcio, indicati per prevenire e curare la butteratura amara delle mele.

Anticascola: fitoregolatori atti a prevenire o arrestare la cascola dei frutti.

Anticrittogamico: prodotto impiegato per combattere le crittogame.

Antideriva-antievaporanti: coadiuvanti indicati per la preparazione di sospensioni di fitofarmaci da irrorare con mezzi aerei.

Antidetossificanti: sostanze che se assorbite dagli insetti ne bloccano ogni difesa di barriera contro gli insetticidi, divenendo perciò facile bersaglio di questi ultimi.

Antidoto: farmaco che somministrato unitamente al «veleno» (di cui è nota la composizione) esplica un effetto neutralizzante nei riguardi del veleno in causa.

Antifeeding: sostanze che agiscono sul sistema nervoso degli insetti, bloccando tutte le funzioni che presiedono all’alimentazione degli stessi; si inibisce pertanto l’istinto della ricerca del cibo, per cui si viene ad impedire alle popolazioni dei fitofagi di provocare ulteriori danni alle piante infestate.

Antigerminello: prodotti ad azione erbicida che controllano le infestanti nel periodo che intercorre tra la fase di germinazione dei semi (sui quali possono agire anche direttamente) e la fase di plantula.

Antigermoglianti: fitoregolatori che inibiscono l’emissione dei germogli.

Antiossidante: prodotto che aggiunto in piccole quantità ad una sostanza ne impedisce o ritarda l’ossidazione ed il conseguente degrado della stessa.

Antiparassitari: fitofarmaci indicati per il controllo delle awersità biotiche parassitarie; si suddividono in anticrittogamici, insetticidi, acaricidi, nematocidi, molluschicidi, rodenticidi.

Antiriscaldo: fisiofarmaci indicati per prevenire il riscaldo delle mele durante o al termine dell’immagazzinamento.

Antiruggine: fisiofarmaci indicati per combattere la rugginosità di mele e pere.

Antischiuma: coadiuvanti indicati per impedire la formazione di schiuma durante la preparazione delle poltiglie di fitofarmaci.

Antisporulanti: prodotti che agiscono sui funghi impedendo che questi differenzino i loro organi di disseminazione.

Antitraspiranti: fisiofarmaci che trovano impiego: per la conservazione dei frutti in magazzino; per la protezione delle piante da essiccamenti dovuti a venti secchi; per la protezione delle foglie dalla salsedine; ecc.

Antitrust: termine con il quale ci si riferisce a leggi che tendono a limitare le fusioni e le concentrazioni di Società.

Antofagi: specie animali (insetti, ecc.) che attaccano i fiori.

Antogeni: fitoregolatori che favoriscono il processo di differenziazione a fiore delle gemme.

AOEL: acceptable operator exposure level. È il quantitativo di principio attivo al quale l’operatore potrebbe essere esposto.

Apifugo: prodotto repellente per le api.

Apoplastica: tale termine definisce il movimento della linfa attraverso il sistema xilematico delle piante.

Apoplessia: morte improvvisa della pianta.

Appetenti: sostanze che stimolano ed esaltano le funzioni che presiedono all’alimentazione degli insetti, al fine di indurre gli stessi ad ingerire più velocemente gli insetticidi.

Artropodi: phylum animale.

AS: aerial spray; indica un formulato per trattamenti aerei.

Assuefazione: si ha a. quando si ha sviluppo di insetti o acari, o funghi, resistenti ad un determinato principio attivo.

Atomizzatori: irroratrici ad apparati eiettori a due fluidi (liquido antiparassitario e aria); si suddividono in: a. ad aeroconvezione (o turboatomizzatori), a. pneumatici o nebulizzatori, a. a nebbia di schiuma, a. rotativi.

Atomizzatori ad aeroconvezione o turboatomizzatori: analogamente alle irroratrici a pressione, la polverizzazione del liquido è meccanica, mentre il trasporto delle goccioline è operato da una corrente d’aria messa in movimento da uno o più ventilatori elicoidali. La corrente d’aria oltre ad assicurare il trasporto delle goccioline, contribuisce anche, per un 10-15%, a migliorare la omogeneità e finezza della polverizzazione; inoltre, oltre ad aumentare la gittata, agitando le foglie migliora la copertura e la penetrazione all’interno della vegetazione. Con tali atomizzatori si ottengono goccioline con diametri oscillanti tra 200-300 micron.

Atomizzatori a nebbia di schiuma: tali atomizzatori sono, costruttivamente, del tipo ad aeroconvezione, con la differenza che il liquido viene miscelato con un prodotto saponificante. Il liquido, prima di pervenire in prossimità dell’ugello, viene poi fatto passare attraverso un generatore di schiuma. Dagli ugelli escono quindi delle bollicine che scoppiano durante il tragitto, dando origine a goccioline con diametri di 20-30 micron.

Atomizzatori pneumatici o nebulizzatori: la polverizzazione del liquido ed il trasporto delle goccioline sono pneumatici, sono cioè effettuati da una forte corrente d’aria generata da ventilatori centrifughi. La corrente d’aria, a velocità assai elevata, determina la polverizzazione del liquido che viene fatto confluire agli ugelli a bassa pressione, con produzione di goccioline di diametro tanto più ridotto quanto maggiore risulta la velocità dell’aria stessa. Con tali atomizzatori si ottengono goccioline con diametri fra 50-100 micron.

Atomizzatori rotativi: tali atomizzatori sono costituiti da dischi con bordi dentellati o cilindri a maglie fitte, ruotanti a velocità tra i 2.000 ed i 5.000 giri al minuto. Il liquido passa senza pressione attraverso l’asse di rotazione dei dischi o cilindri e scivolando sulla loro superficie viene proiettato all’esterno e frammentato, per forza centrifuga, in goccioline molto fini; il loro trasporto è poi molto spesso operato da una corrente d’aria prodotta da un piccolo ventilatore. Il diametro delle gocce ottenute è essenzialmente in funzione del diametro del disco o del cilindro e della velocità di rotazione degli stessi, che risulta regolabile. A seconda della velocità di rotazione, si possono ottenere goccioline con diametri di 30-50 micron per trattamenti anticrittogamici o insetticidi, o con diametri di circa 250 micron per interventi diserbanti, al fine di ridurre gli inconvenienti della deriva. Tali macchine sono denominate anche «Micronizzatori a goccia di dimensione controllata» (C.D.A.).

Atrofia: arresto dello sviluppo e riduzione del volume di un dato organo.

Attivatori: prodotti che aggiunti ad un dato principio attivo ne esaltano l’azione.

Attività residuale: capacità di un fitofarmaco di manifestare la propria efficacia, contro un organismo, per un periodo di tempo relativamente lungo dopo la sua applicazione.

Attività specifica di una sostanza attiva: è rappresentata dalla dose di sostanza attiva necessaria per ottenere l’effetto desiderato; tale attività dipende pertanto non solo dal fitofarmaco, ma anche dal fitoparassita da combattere. Un esempio: se a parità di risultato due insetticidi vengono impiegati l’uno a 50 grammi di p.a./hl e l’altro a 100 grammi di p.a./hl, si dice che il primo fitofarmaco ha un’attività specifica doppia del secondo; l’efficacia dei due prodotti considerati è invece uguale, in quanto, pur con dosi diverse, si è conseguito il medesimo risultato.

Attrattivi sessuali: sostanze dall’odore caratteristico delle femmine della specie, che vengono utilizzate per attirare e convogliare i maschi nelle «trappole sessuali». La finalità delle catture è solitamente quella di verificare la densità della popolazione del fitofago, al fine di impostare una «lotta guidata o integrata».

Attrezzature per i trattamenti antiparassitari: a seconda dello stato fisico del prodotto distribuito, possono essere classificate in: irroratrici, impolveratrici, fumigatrici, microgranulatori, spandigranuli.

Ausiliari: organismi utili che esplicano la loro attività ostacolando lo sviluppo delle popolazioni di insetti ed acari dannosi in agricoltura. Sono costituiti soprattutto da artropodi (indicati con il nome di entomofagi), da vertebrati (es. uccelli) e da entità patogene (funghi, virus e batteri).

Ausiliari di formulazione: sostanze presenti in un formulato antiparassitario; sono costituiti dagli inerti e dai coadiuvanti.

Austori: organi succhianti delle piante parassite.

Autocidio: tecnica di lotta non chimica contro gli insetti dannosi; può essere attuata con diversi metodi: del maschio sterile, della manipolazione genetica, dell’ibridazione, della incompatibilità citoplasmatica.

Auxine: sostanze ad azione ormonale contenute nei tessuti vegetali, atte a stimolare la crescita delle piante.

Avenicida: erbicida attivo contro le avene selvatiche.

Avversità delle piante: si distinguono in a. biotiche e a. abiotiche (fisiopatie). Le a. biotiche si suddividono a loro volta, in a. biotiche parassitarie (da crittogame, virus, fanerogame, animali) e a. biotiche non parassitarie (da erbe infestanti).

Axenia: meccanismo difensivo che impedisce ad una pianta di ospitare un qualunque fitoparassita.

Bagnabilità: proprietà di un liquido di distendersi in strato sottile e continuo sulla superficie solida con cui viene a contatto.

Bagnanti: sostanze che riducono la tensione superficiale di un fitofarmaco, favorendo la sua distensione sulle superfici vegetali trattate.

Basic Market data: informazioni preliminari o di base su un dato mercato al quale l’azienda risulta interessata.

Basipeto: andamento di una manifestazione, in una pianta, dall’alto verso il basso.

Batteri: classe di vegetali, divis. Batteriofite, phylum Protofite.

Battericida: prodotto efficace contro i batteri.

Batteriosi: malattia causata da batteri.

Baumé: v. Aerometri Baumé.

Bé: sinonimo di Baumé.

Bersaglio: pianta, animale, ecc., che viene trattato con un fitofarmaco.

Biocenosi: vita comune di animali e/o vegetali nello stesso ambiente.

Biocidi: tutti i prodotti impiegati comunemente in agricoltura nella lotta contro i diversi fitoparassiti.

Bioinsetticidi: sin. di insetticidi biologici.

Biosistemia: proprietà di particolari fitofarmaci sistemici quali il Fosetyl-aluminium, di stimolare le naturali sostanze di difesa delle piante, consentendo, in tal modo, una protezione biologica indotta.

Biostimolazìone: è accertato che talune delle principali funzioni delle piante, quali la respirazione e la fotosintesi, possono essere influenzate significatamente in presenza di particolari sostanze del gruppo degli steroidi. Lo scopo da perseguire, con tecniche biologiche, è quello di pilotare tali fenomeni al fine di conseguire nei vegetali stimolati una maggiore attitudine produttiva.

Biotecnologie: per quanto attiene al settore agricolo, le direttrici sulle quali si muove la ricerca per la messa a punto di tecniche biologiche in grado di fornire risultati concreti in tempi brevi, sono l’ingegneria genetica, la biostimolazione, la fitoregolazione e la lotta biologica.

Biotipo: in patologia vegetale tale termine indica una razza fisiologica.

Biotopo: spazio vitale caratteristico, costituito dal substrato (suolo, acqua, ecc.) e dai fattori fisico-chimici, quali l’illuminazione, la temperatura, ecc.

BR: briquette; matrici ad erogazione controllata della materia attiva nell’acqua.

Brachizzanti: fitoregolatori che agiscono inibendo od ostacolando, direttamente o indirettamente, la crescita di determinati organi delle piante.

Brand manager: persona che in una azienda risulta responsabile per il marketing e la pubblicità, della gestione di un prodotto o di una linea di prodotti. ”

Btk: Bacillus thuringiensis var. kurstaki.

Budget: in pubblicità si intende lo stanziamento della somma destinata alla propaganda ed alle attività promozionali.

Business: affare, transazione commerciale.

Business game: metodo di addestramento per dirigenti. Con tale metodo si riproducono certe situazioni aziendali ed in tale ambito i partecipanti devono individuare le giuste decisioni, finalizzate all’ottenimento dei migliori risultati di gestione.

Business man: uomo d’affari.

Calibratura: è l’operazione di messa a punto della erogazione e della dose d’impiego dell’apparecchiatura distributrice, finalizzata all’ottenimento di una applicazione ottimale.

Cambio: il cambio, presente nel fusto delle piante, è costituito da cellule meristematiche: origina legno all’interno e libro all’esterno.

Campagna pilota: piccola campagna pubblicitaria che ha lo scopo di saggiare l’efficacia della campagna pubblicitaria vera e propria che verrà effettuata successivamente.

Campagna pubblicitaria: è l’insieme delle azioni attuate dall’azienda in un determinato periodo, al fine di fare arrivare ai potenziali consumatori il suo messaggio pubblicitario.

Campione: frazione della popolazione scelta ai fini di una ricerca o di un esperimento.

Cancerogeno: sostanza o agente in grado di causare tumori.

Capacità di penetrazione e traslocazione dei fitofarmaci: in base alla possibilità o meno di penetrare e traslocare nei tessuti vegetali, i fitofarmaci possono essere suddivisi nei seguenti gruppi:

a) fitofarmaci di copertura: presentano una penetrazione nulla nei vegetali ed esplicano la loro azione solo sulle superfici interessate dall’intervento;

b) fitofarmaci citotropici: sono caratterizzati da una penetrazione più o meno superficiale negli organi verdi della pianta (foglie, ecc.), senza tuttavia essere traslocati tramite il sistema linfatico;

c) fitofarmaci citotropici-translaminari: si distinguono per una penetrazione profonda, per cui nelle foglie essi sono in grado di raggiungere la lamina opposta a quella direttamente interessata dal trattamento;

d) fitofarmaci sistemici: hanno la proprietà di essere assorbiti dai tessuti vegetali e di trasferirsi nelle diverse parti della pianta tramite la circolazione linfatica ascendente, discendente, o ascendente e discendente.

Capannina meteorologica: complesso di strumenti idonei per il rilevamento dei dati climatici (piogge, umidità relativa e temperatura); è composta, in genere, da un termoigrografo e da un pluviografo.

Captaspore: apparecchiatura idonea per la cattura, dall’aria e dalle foglie vecchie sul terreno, delle ascospore mobili di ticchiolatura nell’ambiente. Agisce per aspirazione, permettendo la cattura delle ascospore (finiscono su vetrini appositamente preparati) che vengono poi esaminate al microscopio. Con l’esame microscopico si risale al giorno e all’ora in cui è avvenuta la prima infezione e in base al numero di ascospore catturate si stabilisce l’intensità dell’attacco della crittogama (lieve, medio o forte).

Carpofagi: specie animali (insetti, ecc.) che attaccano i frutti.

CAS RN: il CAS RN (Chemical Abstracts Services Registry Number) è una sigla che permette di identificare una sostanza chimica.

Cascolanti: fitoregolatori che trovano impiego per facilitare la raccolta di determinati frutti. Cattura massiva: tecnica che tende al controllo diretto degli insetti con l’impiego di feromoni; si eseguono catture di massa con un adeguato numero di gabbie trappola. CB: bait concentrate; esca concentrata.

CE: Comunità Europea; denominazione adottata dopo il trattato di Maastricht che ha sancito la nascita dell’Unione Europea.

CEE: Comunità Economica Europea; denominazione adottata prima del trattato di Maastricht che ha sancito la nascita dell’Unione Europea.

Cellula: elemento costitutivo fondamentale di tutti gli esseri viventi. Cellulosa: polisaccaride non solubile presente nella membrana delle cellule vegetali. Chancel: è un metodo empirico per la misura della finezza degli zolfi. Consiste nel misurare il volume occupato dalla sospensione di 5 grammi di polvere in etere etilico, dopo 5 minuti di riposo, in riferimento al volume complessivo della sospensione fatto uguale a 100. Un valore ottimale di finezza si aggira sui 75-80°Chancel. Chemiopatie: alterazioni dovute a sostanze chimiche.

Chemioprofilassi: eliminazione del patogeno con mezzi chimici, prima del suo attacco alle colture.

Chemiosterilizzanti: sostanze ad azione insetticida, aventi come scopo la sterilizzazione di un sesso (maschile o femminile) al fine di ottenere, con l’accoppiamento, uova non feconde.

Chemioterapia: eliminazione del patogeno con mezzi chimici, dopo il suo attacco alle colture.

Chiocciole: molluschi della classe Gasteropodi, famiglia Elicidi. Chitinoinibitori: v. IGH.

Cicatrizzanti: fisiofarmaci che favoriscono la formazione del callo di cicatrizzazione in ferite (da innesti, potatura, grandine) prodotte su organi legnosi.

Ciclo biologico: è dato dal susseguirsi dei diversi stadi vitali di un organismo. Circulation manager: direttore del servizio distribuzione. Citotossico: prodotto che esplica un’azione tossica sulle cellule. Citotropico: v. Capacità di penetrazione e traslocazione dei fitofarmaci. CL50: la concentrazione letale 50 indica la concentrazione di principio attivo nel mezzo (aria, acqua), in grado di uccidere il 50% degli animali test in esso contenuti. Si esprime in parti per milione.

Classificazione dei Prodotti fitosanitari: con il decreto legislativo n. 194 del 17 marzo 1995 si è data attuazione in Italia alla direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari.

I prodotti fitosanitari comprendono tutti i fitofarmaci destinati alla protezione delle piante (art. 2, lett. a del suindicato DLgs n. 194) e sono classificati secondo le normative della Comunità Europea (CE), già in vigore, introdotte fin dal 1992 a fianco delle tradizionali classi tossicologiche, ora abolite.

I prodotti fitosanitari si distinguono pertanto attualmente in: molto tossici, tossici, nocivi, irritanti, facilmente infiammabili, comburenti e non classificati.

Le restrizioni già richieste per i fitofarmaci di prima e seconda classe tossicologica (es. patentino per l’acquisto, registro di carico e scarico, ecc.) competono ora unicamente ai prodotti fitosanitari molto tossici, tossici e nocivi, corrispondendo i primi due gruppi all’abolita prima classe tossicologica e i nocivi all’abolita seconda classe tossicologica.

Classi tossicologiche: con il DPR 3/8/1968, n. 1255, i fitofarmaci, denominati “Presidi sanitari”, erano stati suddivisi convenzionalmente, in relazione alla tossicità per l’uomo e per gli animali domestici, in quattro classi tossicologiche, con pericolosità decrescente, come segue:

classe I, per i presidi sanitari più tossici, con riportati sulle etichette un teschio su tibie incrociate e la dicitura “veleno”;

classe II, con riportate sulle etichette una croce di S. Andrea e la dicitura “nocivo”;

classe III, con riportata sulle etichette la dicitura “Attenzione manipolare con prudenza”;

classe IV, senza diciture specifiche sulle etichette.

Attualmente tale classificazione è superata dalla introduzione di nuove norme, con le quali si è data attuazione in Italia alla direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari.

Climatopatie: alterazioni dovute a fattori climatici ed atmosferici.

Clorofilla: pigmento verde contenuto nei cloroplasti; avvia il processo fotosintetico, assorbendo e trasformando l’energia luminosa (solare) in energia chimica.

Clorosi: ingiallimento dei tessuti vegetali dovuto a mancanza di clorofilla, per distruzione della stessa da parte di agenti chimici o per malattia, o per sua impossibilità a formarsi.

Close: tecnica per la misurazione della efficacia del contenuto verbale di un messaggio pubblicitario.

Coadiuvanti: sostanze che «coadiuvano» l’azione del principio attivo contenuto nei fitofarmaci; servono per favorire la dispersione in acqua, la stabilità, la uniforme distribuzione, la persistenza dei prodotti irrorati, ecc.

Coex: contenitore di materiale plastico impiegato anche per il confezionamento dei fitofarmaci, che presenta il vantaggio di poter essere bruciato, una volta utilizzato, senza rischi di problemi tossicologici.

Col: formulazione in pasta fluida.

Colloidale: lo stato colloidale è caratterizzato dalla grandezza delle particelle in cui è suddivisa la fase dispersa nel mezzo disperdente: il diametro di queste, infatti, è compreso fra 1 e 100 milionesimi di millimetro.

Colloquio in profondità: v. Intervista.

Compatibilità: si intende la possibilità di unire fitofarmaci diversi, senza che l’efficacia dei singoli prodotti risulti diminuita e senza che la miscela appaia fitotossica.

Computer: macchina in grado di eseguire calcoli o di ricevere informazioni e di elaborare in base a criteri prestabiliti.

Concentrato: è una presentazione commerciale comune dei prodotti fitoiatrici, che presuppone in genere una diluizione prima dell’impiego.

Concentrato emulsionabile: v. Liquido emulsionabile.

Concentrato solubile: v. Liquido solubile.

Concentrazione: si intende la percentuale di principio attivo contenuta in un fitofarmaco.

Concentrazione letale 50: v. CL50.

Concia: trattamento di semi, bulbi, tuberi, allo scopo di assicurarne la protezione contro determinati fitoparassiti sino a dopo la germinazione.

Confusione sessuale: v. Disorientamento sessuale.

Confusion method: v. Disorientamento sessuale.

Conidi: spore agamiche che si formano all’apice di ife denominate conidiofori.

Container: grande contenitore di dimensioni standard, impiegato per il trasporto di merci nei traffici terrestri e marittimi.

Contaminazione: da un punto di vista patologico è il raggiungimento della pianta da parte del patogeno; da un punto di vista ambientale è l’inquinamento dovuto a presenza indesiderata di un prodotto fitoiatrico.

Contatticidi: fitofarmaci che esplicano la loro azione per contatto sui fitoparassiti.

Copertura: termine relativo ad un prodotto che esplica la sua azione solo sulle superfici vegetali su cui viene applicato.

Correttivo: prodotto che somministrato al terreno ne modifica la reazione (pH).

Cosmopolita: specie che occupa un areale molto esteso su tutta la terra.

Covettori: prodotti (polveri idrosolubili o idrosospensibili, olii) indicati per diluire preventivamente principi attivi che, per la loro natura, non possono essere diluiti direttamente nel vettore liquido (in genere l’acqua), ma solo dopo tale diluizione.

Crittogame: raggruppamento privo di valore sistematico, comprendente tutti i vegetali con organi riproduttivi non palesi, quali: alghe, funghi, licheni, briofite, pteridofite.

Cromosomi: corpiccioli presenti nel nucleo delle cellule, nei quali sono localizzati i geni.

Crop manager: dirigente responsabile delle linee tecniche per coltura.

CS: capsule suspensión; sospensione di capsule.

Cultivar: varietà migliorata adatta alla coltivazione da reddito.

Cuprici: anticrittogamici a base di rame, quali ossicloruri, solfato di rame, ecc.

Curativo: v. Modalità d’azione dei fitofarmaci.

Cuticola: negli insetti è la parte più esterna del tegumento; nelle piante è una sostanza cerosa che ricopre, con funzione protettiva, i tessuti vegetali.

DC: concentrato disperdibile. Formulazione liquida omogenea per applicazioni, dopo diluizione in acqua, sotto forma di emulsione.

Defoglianti: prodotti in grado di provocare la caduta delle foglie.

Dendrochirurgia: intervento straordinario attuato ai fine di risanare piante (solitamente specie vegetali di interesse ambientale, paesaggistico o monumentale) che presentano in genere il tronco compromesso da attacchi di carie o da altre cause.

Densità: indica il rapporto (d. assoluta) fra la massa di una sostanza ed il suo volume; si misura in kg massa/mc o in g massa/cmc.

Depistage: formazione organizzata e prestabilita del personale di una azienda.

Derattizzazione: disinfestazione attuata in genere con esche avvelenate, tesa alla distruzione di ratti e topi.

Deriva: è lo spostamento della nube di polvere o dei getti irrorati, dovuto a correnti d’aria naturale o prodotto dagli stessi mezzi meccanici impiegati nel trattamento. La deriva dipende da diversi fattori, quali: la dimensione delle gocce o delle particelle costituenti le polveri, l’intensità delle correnti d’aria, l’altezza operativa del mezzo irrorante (se viene impiegato un aeragricolo), le caratteristiche del mezzo irrorante. Per contribuire a ridurre i negativi fenomeni di deriva, sono attualmente disponibili dei prodotti che aggiunti alle sospensioni acquose, da distribuire con i mezzi aerei, ne aumentano la viscosità ottenendo così, con l’ausilio di appositi ugelli spruzzanti, gocce più grosse e pesanti.

DF: v. Dry Flowable.

DG: Dispersale granules; granuli idrodisperdibili; v. Dry Flowable.

Diagnosi: individuazione di una malattia.

Diffusati sintetici: sostanze che distribuite in terreni infestati da nematodi incistidati ne fanno emergere le larve in momenti sfavorevoli alla loro sopravvivenza.

Diluenti: v. Vettori.

Diluizione: è l’aggiunta di un liquido, solitamente acqua, al fine di ridurre la concentrazione di un fitofarmaco prima dell’impiego.

Diradanti: fitoregolatori atti a favorire il diradamento naturale dei frutticini.

Disalgo: operazione di eliminazione delle alghe da un dato ambiente.

Disappetenti: v. Antifeeding.

Diserbanti: mezzi e metodi di lotta contro le infestanti delle colture; si distinguono in geosterilizzanti, antigerminello ed erbicidi.

Diserbo: operazione con la quale vengono distrutte le infestanti presenti in un determinato terreno.

Disinfestante: prodotto indicato per la distruzione di animali nocivi (ratti, insetti, ecc.) in un dato ambiente.

Disinfettante: prodotto indicato per uccidere o inattivare determinati germi patogeni presenti sulle piante o in un dato ambiente.

Disorientamento sessuale: metodo di lotta contro gli insetti che consiste nel diffondere nell’ambiente.una dose elevata di attrattivo sessuale (feromone), allo scopo di disorientare i maschi al richiamo delle femmine ed ostacolare così gli accoppiamenti.

Dispenser: erogatore di feromoni.

DL50: la dose letale 50 indica la quantità di principio attivo di un fitofarmaco sufficiente ad uccidere il 50% di animali di laboratorio sottoposti all’assorbimento di quel prodotto. Si esprime in milligrammi di principio attivo per ogni kg di peso di animali di laboratorio.

D.M.R.: sigla indicante dosi molto ridotte.

DNA: sigla con cui viene indicato l’acido desossiribonucleico; ha due funzioni essenziali: quella di conservare e trasmettere il patrimonio genetico da una generazione all’altra e quella di programmare e controllare la struttura e funzione delle cellule.

Dose d’impiego: la dose di fitofarmaco è riferita alla quantità di acqua (grammi o millilitri per ettolitro), oppure viene espressa in percentuale sulla medesima. La dose, specie per il diserbo, viene indicata anche come quantità (kg o litri) per ettaro; in questo caso, eccetto per i formulati granulari e per le polveri, è opportuno indicare anche la quantità di acqua da distribuire in ogni ettaro da trattare.

Dose letale 50: v. DL50.

DP: dustable powder; polvere per polverizzazione.

Drencher: attrezzatura meccanica preposta al lavaggio della frutta per aspersione, in post-raccolta, con prodotti antiriscaldo e fungicidi.

Dry Flowable: tipo di formulazione indicata in Italia come «microgranuli idrodisperdibili». Letteralmente significa «secco versatile» e cioè un formulato «secco» che ha le proprietà di un fluido, prima fra tutte quella di essere dosabile in volume mediante appositi bicchierini graduati acclusi alle confezioni commerciali. Mentre si versa il DF questo non fa polvere e si deposita nel bicchierino formando facilmente un livello piano; la dispersibilità in acqua di questi prodotti è di solito eccellente. Fisicamente il DF si presenta come un formulato microgranulare, con granuli il cui diametro può variare da circa 0,2 a 2 mm.

Dumping: sistema di discriminazione dei prezzi; consiste nell’applicazione di prezzi diversi su mercati diversi.

EC: emulsifiable concentrate; concentrato (liquido, soluzione) emulsionabile.

Eccipienti: polveri inerti che favoriscono la uniforme distribuzione di un fitofarmaco in polvere per trattamenti a secco.

Ecdisone: ormone della muta e della metamorfosi o della differenziazione in adulto degli insetti.

Ecologia: per «ecologia» si intende lo studio dell’ambiente e della vita che in esso si svolge. Tale termine deriva da due parole greche: oikos (= casa) e logos (= scienza).

Ecosistema: luogo di compresenza, compenetrazione ed interazione di un biotopo e di una biocenosi.

Ecotossicologia: attualmente gli studi tossicologici sui nuovi fitofarmaci consistono nella determinazione, oltre del grado di pericolosità nei confronti degli utilizzatori e dei consumatori delle derrate trattate, anche del grado di «tossicità ambientale» di tali sostanze. Gli elementi che concorrono a determinare il quadro di sicurezza ambientale di un fitofarmaco, pur essendo molteplici, possono essere ricondotti a tre categorie principali che indagano il suo comportamento nel terreno, nell’acqua e nei confronti della fauna terrestre. Riguardo al comportamento nel terreno, interessa conoscere: il processo e la velocità di degradazione, la mobilità nel terreno, gli effetti indesiderati sui microrganismi del suolo. Relativamente al comportamento nell’acqua, occorre determinare: la solubilità, la capacità di degradazione da parte dei microrganismi acquatici, il grado di tossicità nei confronti dei microrganismi acquatici e dei pesci, la capacità di accumulo e di eliminazione di tali sostanze nei pesci stessi. Infine, si completa il quadro ecotossicologico di un fitofarmaco determinando il suo comportamento nei confronti della fauna terrestre e cioè la tossicità su lombrichi, api, insetti utili ed uccelli.

Effetti indesiderabili dei fitofarmaci su uomo e animali: vari prodotti chimici, fra i quali anche diversi fitofarmaci, possono produrre nell’uomo e negli animali a sangue caldo effetti mutageni, cancerogeni e teratogeni: mutageni, se inducono alterazioni nel patrimonio genetico; cancerogeni, se producono anomalie cellulari, con sviluppo di processi tumorali; teratogeni, se causano alterazioni a carico dell’embrione e del feto.

Ematofagi: specie animali (insetti, ecc.) che succhiano il sangue.

Emergenza: termine con cui si indica la fuoriuscita delle piantine dal terreno.

Emiparassita: in botanica indica una pianta che pur disponendo di foglie verdi si nutre in parte a spese di altre; in patologia vegetale indica sia i fitoparassiti facoltativi, sia quei fitoparassiti che per modalità o sedi di insediamento non danneggiano in modo grave l’ospite.

Emulsionabilità: capacità di un fitofarmaco non miscibile con l’acqua di disperdersi in un mezzo acquoso.

Emulsionanti: sostanze che favoriscono la uniforme dispersione in acqua di un fitofarmaco liquido insolubile.

Emulsionato: rappresenta la fase dispersa, liquida, di una emulsione.

Emulsione: formulazione per trattamenti liquidi, in genere oleosa, costituita da un principio attivo, liquido o solido, insolubile in acqua, solubilizzato in un covettore oleoso e con l’addizione di una sostanza tensioattiva e di piccole quantità d’acqua.

Enantiomeri: isomeri ottici di un dato principio attivo.

Endemia: v. Malattia endemica.

Endofarmaci: fitofarmaci che svolgono la loro azione all’interno degli organi delle piante.

Endometatossicità: caratteristica di diversi fosforganici quali il Malathion ed il Parathion, di non agire come tali ma dopo essere stati ossidati a Malaoxon e Paraoxon.

Endoterapici: fitofarmaci aventi la proprietà di esplicare la loro azione all’interno degli organi delle piante trattate; si suddividono in citotropici e sistemici.

Entoleter: macchina utilizzata nei moderni molini, per uccidere attraverso la centrifugazione insetti ed acari presenti nel seme.

Entomofagi: artropodi utili che si nutrono a spese di insetti ed acari dannosi in agricoltura; a seconda del rapporto che contraggono con la vittima si suddividono in predatori e parassitoidi.

Entomologia: ramo della zoologia che si occupa dello studio degli insetti.

Entomoparassiti: v. Parassitoidi.

Environmental manager: responsabile tecnico per l’ambiente.

Enzimi: sostanze di natura proteica prodotte dalle cellule viventi, dotate di attività catalitica.

EO: emulsion, water in oil; emulsione acqua/olio; formulazione fluida eterogenea costituita dalla dispersione di globuli fini di soluzione acquosa di fitofarmaco in una fase liquida organica continua.

Epidemia: v. Malattia epidemica.

Epidemiologia: studio del meccanismo di diffusione delle malattie infettive.

Epidermide: tessuto, costituito normalmente da un solo strato di cellule, che riveste la pianta con funzioni di protezione della medesima.

Epifitologia: v. Epidemiologia.

Equilibrio biologico: un qualsiasi sistema (di natura fisica, chimica, elettrica, ecc.) può essere definito in equilibrio quando il suo stato non subisce, nel tempo, alcuna modificazione spontanea. L’equilibrio biologico, in natura, può essere rappresentato da una particolare bilancia con vari piatti di diversa misura in equilibrio, sui quali sono applicati pesi simbolici riferiti a fitofagi, parassitoidi e predatori, stato del terreno, umidità dell’aria, precipitazioni, interventi tecnici ed agronomici, sviluppo delle colture, sviluppo delle infestanti, ecc. È chiaro che in natura non esiste un equilibrio biologico nel senso della bilancia e che in un qualsiasi spazio vitale naturale tutto risulta in movimento. La bilancia spiega comunque che in natura non può esistere un equilibrio statico; infatti, i fattori suindicati, tutti soggetti a cambiamenti costanti, risultano direttamente e indirettamente collegati fra loro, per cui se uno di essi varia di peso e posizione nel sistema tutto si mette in movimento e si crea un nuovo equilibrio. L’equilibrio biologico viene tecnicamente definito anche come un pendolo oscillante attorno ad uno stato medio.

Eradicante: v. Modalità d’azione dei fitofarmaci.

Erbicida: diserbante che agisce direttamente sulla pianta dalle prime fasi di sviluppo epigeo in poi.

Erbicida selettivo: diserbante che elimina alcune specie di piante, lasciandone indenni altre anche se colpite dall’erbicida.

Esche: cibi avvelenati che vengono utilizzati per attrarre insetti, lumache, chiocciole, ecc., al fine di combatterli. Sono costituite da un vettore (crusca, risina, ecc.) appetito dalla specie da combattere, al quale vengono aggiunti la sostanza tossica ed altri prodotti con i quali si accresce l’appetibilità e si mantiene l’umidità nell’esca.

Esofarmaci: fitofarmaci che svolgono la loro azione all’esterno degli organi delle piante.

Etichetta: complesso delle indicazioni prescritte per un fitofarmaco, indipendentemente dal fatto che esse siano riprodotte direttamente sul contenitore per stampa, rilievo o incisione, o che esse siano riportate su carta o altri materiali applicati alla confezione, purché non facilmente asportabili.

EW: emulsion, oil in water; emulsione olio/acqua; formulazione fluida costituita dalla dispersione in una fase acquosa continua di goccioline contenenti il fitofarmaco.

Eziolamento: fenomeno biologico consistente negli effetti dell’oscurità sullo sviluppo delle piante. Tali effetti consistono in: perdita di clorofilla da parte di piante già sviluppate e verdi, poste in ambienti privi di luce; colorazione biancastra, per assenza di clorofilla, assunta dalle piante in accrescimento; allungamento e assottigliamento degli internodi dei fusti nelle dicotiledoni; ecc.

Eziologia: ricerca delle cause delle malattie.

Eziopatogenesi: studio del meccanismo di sviluppo dei processi morbosi. „

Fagoinibitori: prodotti in grado di inibire l’alimentazione di un fitofago.

Fanerogame: raggruppamento privo di valore sistematico, che comprende le piante con gli organi riproduttivi visibili all’interno del fiore, quali le gimnosperme e le angiosperme.

Farmacopea agricola: insieme di farmaci per l’agricoltura registrati dal Ministero della Sanità come nome, relative formule, loro composizione, caratteristiche, metodi di preparazione, ecc.

Fatturato: ammontare complessivo delle vendite effettuate dall’azienda nel corso dell’anno.

Fenologia: studio delle fasi vegetative delle piante nel corso del loro ciclo annuale (dal germogliamento alla caduta delle foglie), in relazione ai fattori ambientali.

Feromoni: i feromoni derivano il loro nome dal greco «phero» (= porto) e «hormao» (= stimolo). Sono sostanze secrete all’esterno dell’organismo ed altamente volatili, che consentono scambi istantanei di messaggi fra insetti della medesima specie. Si suddividono in f. sessuali, f. aggreganti, ecc.

Ferormoni: termine con cui, a volte, vengono indicati i feromoni.

Fillofagi: specie animali (insetti, ecc.) che attaccano le foglie.

Filloptosi: caduta delle foglie.

Fisiofarmaci: prodotti in grado di prevenire o curare le fisiopatie.

Fisiologia vegetale: scienza che studia la funzione e la regolazione degli organi e dell’organismo vegetale.

Fisiopatie: alterazioni dovute a fattori abiotici, quali: climatopatie, carenze ed intossicazioni alimentari, chemiopatie, frigopatie, fotopatie, idropatie, traumopatie.

Fitoalessine: sostanze fungitossiche, in genere di natura fenolica, che vengono prodotte dalle piante normalmente dopo una infezione. Va tuttavia sottolineato che la sintesi e l’accumulo di fitoalessine e di altri composti fenolici non è indotta solo da patogeni, ma può essere stimolata anche da cause abiotiche, quali lesioni chimiche e meccaniche. Le piante manifestano una potenziale capacità di sintetizzare tali sostanze e le infezioni fungine; in pratica, ne stimolano un più attivo ritmo di sintesi ed il loro accumulo. La condizione necessaria perché una pianta possa risultare resistente ad una infezione, è pertanto quella di produrre una quantità tale di fitoalessina da superare la soglia di tollerabilità del fungo. Per contro, la suscettibilità alla infezione viene attribuita sia alla incapacità da parte della pianta a produrre fitoalessine, sia alla tolleranza del fungo nei riguardi di quella particolare fitoalessina prodotta dalla pianta stessa.

Fitocidi: v. Diserbanti.

Fitoecdisoni: sostanze simili agli ecdisoni, che si riscontrano nelle gimnosperme (podo-carpacee), nelle pteridofite (polipodiacee), neWAzidarachta indica e in alcuni gruppi di angiosperme, quali convolvulacee e amarantacee. Essendo attivi sulla metamorfosi (come gli ecdisoni) possono essere impiegati in funzione di regolatori dello sviluppo degli insetti.

Fitofagi: organismi animali che vivono a spese dei vegetali. Il termine deriva da due parole greche: phyton (= pianta) e phagos (= mangiatore).

Fitofarmaci: prodotti, in genere chimici, impiegati in agricoltura allo scopo di proteggere le piante dalle avversità biotiche e abiotiche. Si possono suddividere in antiparassitari, diserbanti, fitoregolatori e fisiofarmaci.

Fitofarmacia: branca della scienza farmaceutica che si occupa dello studio e dell’applicazione dei prodotti, in genere chimici, per la protezione delle piante dalle avversità biotiche e abiotiche.

Fitoiatria: scienza che si occupa dello studio dei fitofarmaci, del loro impiego e dei loro effetti.

Fitoparassita: parassita di una o più specie vegetali.

Fitopatia: malattia di una pianta.

Fitopatogeni: microrganismi che inducono malattie negli organismi vegetali.

Fitopatología: disciplina scientifica che studia le malattie delle piante in relazione alle cause che le determinano, al decorso delle medesime ed anche, in parte, ai provvedimenti idonei per combatterle.

Fitoregolatore: composto organico sintetico, non nutritivo, che in piccole dosi promuove, inibisce o comunque modifica determinati processi fisiologici delle piante, agendo in luoghi diversi da quelli di applicazione.

Fitoregolazione: tecnica biologica con la quale, tramite l’impiego di fitoregolatori, si influisce sui processi fisiologici degli organismi vegetali, interferendo sull’attività degli ormoni naturali (fitormoni) presenti nelle piante.

Fitormone: composto organice, non nutritivo, elaborato dalla pianta, che agisce in modo analogo ai fitoregolatori ed in luoghi diversi da quelli di produzione.

Fitoterapia: insieme dei provvedimenti idonei per combattere una determinata malattia di una pianta.

Fitotossicità: azione dannosa del fitofarmaco sulla pianta, quale, ad esempio, defogliazione, ustione, ecc.

Fitotossine: tossine di derivazione vegetale.

Flocculazione: fenomeno per cui le particelle solide, disperse in una sospensione, tendono a riunirsi formando degli agglomerati.

Floema: denominato anche libro, è il tessuto vegetale deputato al trasporto della linfa elaborata.

Florigeni: fitoregolatori che stimolano e determinano i processi florogenetici.

Flowable: i formulati «flowable» sono sospensioni stabili costituite da un principio attivo finemente suddiviso e disperso in un veicolo acquoso. Vengono indicati anche con i termini di pasta fluida, pasta liquida, sospensione concentrata, pasta colloidale (nel caso le particelle costituenti abbiano dimensioni inferiori al micron).

Rispetto alle polveri bagnabili evidenziano diverse caratteristiche differenziali, quali: facilità di dispersione in acqua (non necessitano di preparazione preliminare) per la presenza di particelle molto fini; migliore sospensività, uniformità e stabilità della poltiglia; più uniformità di copertura della vegetazione e del terreno; maggiore persistenza e resistenza al dilavamento; si evita la formazione di polvere; si prestano meglio ad essere impiegati con attrezzature a bassissimo e ultrabasso volume.

Fluido microincapsulato: v. Microincapsulazione.

Fogger: apparecchiatura per la distribuzione dei fitofarmaci come aerosol.

Fogging: sistema di trattamento con mezzi aeragricoli, che utilizza i gas di scarico dell’aereo per nebulizzare il liquido antiparassitario da distribuire sulle colture.

Formulazione: consiste in una miscela del principio attivo con gli opportuni coadiuvanti (adesivanti, bagnanti, emulsionanti, sospesivanti, eccipienti). L’efficacia di un fitofarmaco dipende, oltre che dal principio attivo, dalla formulazione che determina la bagnabilità, l’emulsionabilità, la sospensività, ecc. Le formulazioni più comuni sono date da polveri bagnabili, polveri secche, liquidi emulsionabili, polveri solubili, emulsioni, granuli idrodisper-dibili, sospensioni concentrate, ecc.

Fotolabile: prodotto che subisce una degradazione se esposto alla luce.

Fotopatie: alterazioni dovute a squilibri di illuminazione.

Fotosintesi clorofilliana: insieme di reazioni chimiche che si verificano nelle diverse parti verdi della pianta dove è presente il pigmento clorofilliano. Nel processo fotosintetico si distinguono due fasi:

a) fase luminosa: l’energia luminosa (solare) viene captata dalla clorofilla (contenuta nei cloroplastidi) e trasformata in energia chimica, con la quale viene operata la fotolisi dell’acqua con produzione di ioni idrogeno (H+) (vengono trattenuti nella pianta) e di ossigeno (viene liberato nell’atmosfera);

b) fase oscura: si ha la fissazione e riduzione dell’anidride carbonica (CO^), con la sintesi finale di sostanze idrocarbonate.

Franchising: tipo di contratto concepito in modo tale da valorizzare l’imprenditorialità del dettagliante, pur nel rispetto di una strategia di marketing studiata in tutti i suoi aspetti dall’azienda che concede il marchio.

Free market: regime di “libero mercato” per una determinata produzione.

Frigopatie: alterazioni dovute alle condizioni ambientali di conservazione in frigorifero.

FU: smoke generator; fumogeno; formulazione, generalmente solida, che, per combustione, libera la sostanza attiva sotto forma di fumata.

Fumiganti: prodotti che distribuiti in ambienti o nel terreno danno luogo alla formazione di vapori nocivi per i parassiti presenti in loco.

Fumigatrici: attrezzature idonee per lo spandimento di prodotti ad azione fumigante.

Fumigazione: intervento eseguito con distribuzione di prodotti che liberano gas tossici per i fitoparassiti.

Funghi: gruppo di crittogame appartenenti alle tallofite. Si suddividono in Mixomicoti ed Eucomicoti. I Mixomicoti comprendono le classi Mixomiceti, Acrasiomiceti e Proteomixomiceti; gli Eumicoti comprendono le classi Archimiceti, Ficomiceti, Ascomiceti, Basidiomiceti e Deuteromiceti.

Fungicida: prodotto impiegato contro le malattie causate da funghi.

Fungistatico: prodotto che agisce sui funghi rallentando il loro sviluppo senza devitalizzarli.

Funzione clorofilliana: v. Fotosintesi clorofilliana.

Gap tecnologico: divario tecnologico.

GB: granular bait; esca granulare.

GE: gas generating produci; prodotto che libera un gas per reazione chimica.

Gene: unità del materiale ereditario della cellula; corrisponde ad un piccolo segmento della catena del DNA. I geni sono ubicati in determinati loci dei cromosomi.

Generatori di aerosol: sono macchine indicate per l’impiego in ambienti confinati, quali magazzini, serre, fogne, stive, ecc.

In genere sono macchine termiche che si basano sulla condensazione di liquidi ad alto punto di ebollizione e a bassa tensione di vapore, es. gli olii leggeri, i quali sottoposti ad elevate temperature gassificano e si espandono nell’atmosfera, per originare poi delle condense. Con i generatori di aerosol si ottengono goccioline con diametri compresi tra 0.5 e 20-30 micron.

Generazioni di insetticidi: gli i. possono essere suddivisi in insetticidi di prima, seconda, terza e quarta generazione. Gli i. di prima generazione comprendono tutti i prodotti impiegati in fitoiatria già prima della comparsa del DDT e degli altri prodotti di sintesi, quali i composti

inorganici (polisolfuri, arseniati, ecc.), i composti di origine vegetale e gli olii insetticidi. Gli i. di seconda generazione sono nati con la scoperta del DDT, a cavallo della seconda guerra mondiale; comprendono i clororganici, i fosforganici ed i carbammati di sintesi. Gli i. di terza generazione comprendono i regolatori di crescita, sostanze ad azione analoga a quella esplicata naturalmente, negli insetti, da sostanze ormoniche quali la neotonina e l’ecdisone; sono rappresentati dagli Juvenoidi, dai Fitoecdisoni e dagli inibitori di sintesi della chitina. Gli i. di quarta generazione, infine, sono rappresentati da prodotti esplicanti un’azione antiormonale, quali i precoceni.

Genotipo: è l’intera costituzione genetica in un individuo.

Geodisinfettanti: prodotti idonei per la disinfezione del terreno.

Geodisinfestanti: prodotti idonei per la disinfestazione del terreno.

Geosterilizzanti: nella tecnica del diserbo si intendono i prodotti che agiscono indirettamente sui semi delle piante, rendendo il terreno inadatto al loro sviluppo.

Grado di tossicità: la valutazione del grado di tossicità di un fitofarmaco, nei confronti delle persone, può essere espressa come segue (Gleason N.M., Gasselim R.E., Hodge H.C. and Smith R.R (1969) – «Clinical Toxicoiogicai of Commercial Products» William and Wilkins et Co. Baltimora):

Mortalità probabile
Tossicità Dose in mg/kg (dl50) Dose per persona
Super tossico Estremamente tossico Molto tossico Discretamente tossico Leggermente tossico Poco tossico meno di 5

50-5

500-50

5.000-500

15.000-5.000

più di 15.000

un assaggio (meno di 7 gocce) fra un cucchiaino e 7 gocce tra un bicchierino e un cucchiaino tra mezzo litro e un bicchierino tra mezzo e un litro più di un litro

Graminicida: diserbante attivo contro le graminacee.

Granulare: formulazione solida scorrevole pronta per l’uso, che si presenta sotto forma di particelle di dimensioni finite. A seconda delle dimensioni (diametro) delle particelle si possono avere macrogranuli (1180-2360 micron), granuli fini (600-1180 micron) e microgranuli (250-600 micron).

Habitat: area e insieme delle condizioni ambientali in cui vive una specie vegetale o animale.

Holding: società finanziaria che controlla la gestione di altre società di cui possiede le azioni.

IBE: v. IBS.

IBS: inibitori della biosintesi dell’ergosterolo, principale sterolo attivo nella formazione della membrana cellulare. Sono rappresentati da principi attivi ad azione anticrittogamica che rientrano nei seguenti gruppi chimici: imidazoli, morfoline, piperazine, pirimidine e triazoli.

Idropatie: alterazioni dovute a squilibri idrici.

Ifa: filamento costituito da una unica o da più cellule; questo intrecciandosi con altre ife da origine al micelio dei funghi.

IFP: v. Produzione frutticola integrata.

IGH: inibitori di crescita degli insetti che intervengono sull’enzima (chitina sintetasi) che presiede la sintesi della chitina (tessuto costituente l’esoscheletro), che viene rinnovata ad ogni muta larvale. Nel caso di mancata sintesi di un nuovo e più grande involucro esterno, l’insetto non è pertanto più in grado di sopravvivere. Ciò avviene sia allo stato larvale che all’interno dell’uovo, poiché anche in quest’ultimo si verificano più mute embrionali. Altra caratteristica degli IGH è quella di essere attivi su tutti gli stadi larvali (gli stadi più precoci sono ovviamente quelli più sensibili).

La morte degli insetti avviene al momento della muta che segue l’ingestione o il contatto con l’inibitore di crescita.

Sono rappresentati, fra gli insetticidi, dalle Benzoilfeniluree (Diflubenzuron, Hexaflumuron, Teflubenzuron, Triflumuron).

IGR: regolatori di crescita degli insetti che esplicano un’attività analoga a quella svolta dalla neotenina (ormone giovanile degli insetti). Inibiscono la metamorfosi delle larve mature, bloccando la loro evoluzione verso stadi più avanzati, con conseguente morte delle stesse per collasso metabolico; inoltre, è pure rilevante la loro attività sulle uova fecondate da poco, nelle quali si ha il blocco della formazione dell’embrione. L’azione degli IGR è significativa solo negli stadi dell’insetto in cui da parte del medesimo non viene elaborata neotenina, quali l’embrione appena fecondato e la larva nell’ultimo stadio. L’efficacia degli IGR negli stadi in cui l’insetto produce autonomamente ormone giovanile (embrione costituito e primi stadi larvali), risulta praticamente nulla.

Sono rappresentati, fra gli insetticidi, dai Fenossi-fenossialchilcarbammati (Fenoxycarb).

Immagine aziendale: insieme delle caratteristiche che il pubblico dei consumatori attribuisce ad un’azienda nel suo complesso.

Immunità: resistenza post-infezionale della pianta, funzione di un meccanismo di difesa la cui insorgenza viene stimolata dalla presenza del patogeno.

Impolveratrici: v. Polverizzatrici.

Incubazione: periodo che intercorre fra il termine della inoculazione (inizio dell’infezione) e la comparsa dei primi sintomi della malattia.

Indice chemioterapico: rapporto fra la dose del fitofarmaco necessaria per la protezione della pianta dai suoi fitoparassiti e la dose massima del medesimo che può essere tollerata (senza danno) dalla pianta stessa.

Indice di Leaching: indica la mobilità in senso verticale degli erbicidi nel terreno. I valori sono in genere compresi fra 1 e 30: 1 per prodotti praticamente immobili; 30 per prodotti molto mobili.

Inedianti: v. Antifeeding.

Inerti: sostanze presenti nelle formulazioni, chimicamente inerti nei confronti del principio attivo; agiscono come diluenti e vettori.

Infestazione: invasione delle colture da parte di organismi animali dannosi, quali insetti, acari, ecc.

Infezione: penetrazione nell’organismo di agenti infettivi (batteri, funghi, virus, ecc.) con produzione di fenomeni patologici. L’infezione ha inizio nel momento in cui il patogeno stabilisce un rapporto definitivo con i tessuti sani dell’ospite.

Inflazione: diminuzione del potere d’acquisto della moneta, a seguito del generale aumento dei prezzi.

Ingegneria genetica: tecnica biologica che riguarda la possibilità di agire sul patrimonio genetico degli organismi vegetali ed animali. Con la manipolazione genetica dei vegetali possono essere ottenute varietà resistenti ad agenti infettivi ed infestanti, alla salinità dei terreni, alle alte e basse temperature, ecc.

Inibitori di crescita: v. IGH.

Innesto leaf-graft: è un metodo diagnostico per la identificazione del virus della fragola in piante provenienti sia da colture di meristemi che da vivai e fragoleti.

Inoculazione: fase iniziale di una malattia; va dalla penetrazione del patogeno sino al momento in cui questi stabilisce un rapporto definitivo con i tessuti sani dell’ospite.

Inoculo: è tutto ciò che di un patogeno può diffondersi ad altri ospiti, permettendo così all’infezione di perpetuarsi.

Input: immissione di dati nella memoria di un calcolatore.

Inquinamento: modificazione, in senso negativo, dell’aria, dell’acqua o del terreno, causata da sostanze o da effetti introdotti, volontariamente o meno ed in quantità significativa, nell’ambiente.

Insect growth regulators: v. IGR.

Inserzione: annuncio pubblicitario su quotidiani o periodici.

Insetti: classe del phylum Artropodi, comprendente numerosi ordini. Gli ordini di maggiore interesse agrario sono: Isotteri, Ortotteri, Tisanotteri, Rincoti (o Emitteri), Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri, Imenotteri.

Insetticidi: prodotti idonei per la lotta contro gli insetti.

Insetticidi biologici: v. Mezzi di lotta contro i fitoparassiti.

Insettifughi: prodotti che tengono lontano gli insetti da un dato ambiente, senza però danneggiarli.

Integratori della nutrizione vegetale: prodotti che servono per integrare la normale concimazione annuale eseguita per via terreno.

Intervalli di sicurezza: v. Tempi di sicurezza.

Intervallo di re-ingresso: v. Tempo di rientro.

Intervista: colloquio attraverso il quale una persona raccoglie informazioni da un’altra persona al fine di una ricerca di mercato.

Invertebrati: raggruppamento privo di valore sistematico, comprendente tutti gli animali privi di scheletro interno a sostegno dell’organismo.

I per parassiti: con tale termine si designano i parassiti di 2° ordine e cioè i parassiti dei parassiti.

Irroratrici: macchine idonee per la effettuazione di trattamenti liquidi sulle colture. A seconda del sistema di polverizzazione del liquido, si possono suddividere nei tipi specificati di seguito:

1) Irroratrici con apparati eiettori ad un solo fluido (liquido antiparassitario); sono rappresentate dalle irroratrici a pressione.

2) Irroratrici con apparati eiettori a due fluidi (liquido antiparassitario e aria); sono rappresentate dagli atomizzatori e dai generatori di aerosol.

Irroratrici a pressione: in tali irroratrici il liquido è spinto, tramite una pompa, a pressioni anche notevoli e quindi ad alta velocità, attraverso uno o più ugelli a sezione molto ridotta, venendo frantumato in goccioline di diametri molto variabili. Il diverso diametro delle gocce è in funzione della pressione, della conformazione dell’ugello, della viscosità e tensione superficiale del liquido irrorato. La maggior parte delle gocce presenta diametri oscillanti tra i 300 e 600 micron, mentre la frazione restante è costituita da gocce più piccole e più grosse.

Irrorazione ULV: irrorazione ad «ultra basso volume»; viene effettuata in genere senza diluizione e con apparecchiatura speciale.

Juvenoidi: insetticidi di produzione sintetica o di estrazione naturale, in grado di agire sui processi che regolano le varie fasi di sviluppo pre-imaginali degli insetti.

Knock-down: termine con il quale si indica un’azione per contatto rapida e potente esplicata da un insetticida; quando tale azione è riferita ad insetti in volo viene definita anche come «potere abbattente», per indicare la velocità con cui si interrompe il volo degli stessi.

Larva: forma giovanile degli insetti, completamente diversa dall’adulto.

Larvicida: prodotto attivo contro lo stadio larvale di una specie fitoparassita.

LC50: v. CL50.

LD50: v. DLsq.

Leaching: v. Indice di Leaching.

Leader: persona o azienda che svolge un ruolo di primo piano o acquisisce una posizione preminente.

Leaf-graft: v. Innesto leaf-graft.

Leasing: contratto d’affitto di beni mobili (macchinari o attrezzature) o beni immobili, tra una società finanziaria che li ha acquistati ed un’impresa che li impiega.

Legno: v. Xilema.

Leonardite: sostanza fossile scoperta dal dr. A. Leonard, negli anni quaranta, nel Nord Dakota (U.S.A.). È il fossile a più alto contenuto di sostanza organica umificata; può presentare sino all’80-85% di acidi umici naturali.

Lethal concentration: v. CL50.

Lethal dose: v. Dl_50.

Libro: v. Floema.

Limacce: sinonimo di lumache.

Limacidi: v. Molluschicidi.

Limite di tolleranza: quantità massima di un principio attivo, espresso in parti per milione (ppm), di cui è tollerata la presenza nei prodotti destinati all’alimentazione, al momento della raccolta. Tale quantità può essere ingerita col prodotto commestibile trattato, senza pericolo di disturbi fisiologici immediati o futuri. Il limite di tolleranza di una sostanza viene calcolato come segue. Innanzi tutto viene determinata, per la stessa, la dose massima accettabile senza rischio (no effect level) per l’animale che è risultato più sensibile nelle prove, durate due anni, di tossicità cronica. Questa serve poi per calcolare la dose giornaliera accettabile (ADI) per l’uomo (la quantità di sostanza, cioè, che può essere ingerita da un individuo per l’intera vita senza pericolo), applicando sulla medesima un coefficiente di sicurezza di 100 (ad esempio se il ratto fosse risultato l’animale più sensibile e la dose tollerata fosse di 10 mg/kg, la ADI per l’uomo diventerà 10:100 e cioè 0,1 mg/kg/giorno). Dalla ADI si può dedurre la concentrazione autorizzabile per un alimento o per un gruppo di alimenti, conoscendo il fattore alimentare e cioè la quantità media di questi alimenti consumati giornalmente; nell’Europa occidentale si è convenuto che il peso medio dell’uomo sia di 60 kg e che ad esempio la frutta ed i legumi vengano consumati quotidianamente nella misura di 400 grammi. In riferimento all’esempio su riportato, l’uomo può perciò ingerire, senza rischi, in media 0,10 x 60 = 6 mg per giorno di quella determinata sostanza; per la frutta o i legumi la concentrazione massima di sostanza attiva non deve pertanto superare i 15 mg/kg (o 15 ppm), come risulta dalla seguente equazione: 6 x 1000/400. In conclusione, il limite di tolleranza dei residui non deve superare i 15 mg per kg di alimento considerato.

Liquido emulsionabile: formulazione liquida omogenea che viene applicata dopo essere stata diluita con acqua; più propriamente può essere definita «concentrato emulsionabile». È costituito da una sostanza attiva sciolta in un solvente in modo da ottenere un liquido «emulsionabile» e cioè non solubile in acqua, ma che versato in essa forma delle goccioline piccolissime che rimangono sospese in tutta la massa dell’acqua.

Liquido emulsionato: formulazione liquida eterogenea costituita dalla dispersione di fini goccioline di un liquido organico in acqua.

Liquido solubile: formulazione liquida omogenea che viene applicata, dopo diluizione in acqua, sotto forma di soluzione. Più propriamente può essere definita «concentrato solubile». È costituitola un principio attivo, liquido o solido, in soluzione in una piccola percentuale d’acqua o di solventi idrosolubili.

Lisciviazione: processo per cui le sostanze organiche ed i sali minerali solubili filtrano dagli strati superficiali del suolo verso quelli più profondi, per effetto della percolazione delle acque piovane.

Live: catena gerarchica dei servizi preposti alle attività fondamentali dell’impresa.

LMR: limiti massimi di residui di sostanze dei prodotti fitosanitari tollerate in o su vegetali e prodotti vegetali ed in prodotti di origine animale.

Locosistemicità: proprietà di principi attivi, quale il Bitertanol, di penetrare nei tessuti delle piante ed esercitare quindi un’azione profonda.

Lotta a calendario: è stato il metodo di lotta più largamente adottato sino ad alcuni anni orsono; tale metodo prevedeva la effettuazione degli interventi con prodotti chimici a scadenze prefissate, in coincidenza di determinate fasi fenologiche della pianta. Questo modo di operare ha però provocato, a lungo andare, la scomparsa degli insetti ed acari utili, nonché lo sviluppo di «resistenze» di tipo genetico da parte dei fitoparassiti. Nel quadro della razionalizzazione della difesa fitosanitaria, la «lotta a calendario» è stata gradualmente sostituita dalla «lotta guidata».

Lotta antiparassitaria: v. Lotta a calendario, L. biologica, L. guidata, L. integrata.

Lotta biologica: consiste nella totale abolizione dell’impiego di prodotti chimici di sintesi nella difesa delle piante; in sostituzione dei fitofarmaci tradizionali vengono utilizzati alcuni nemici naturali dei fitoparassiti, quali insetti, acari o microrganismi (batteri, virus, funghi, ecc.) allevati in laboratorio od in vere e proprie fabbriche.

Lotta guidata: la lotta guidata ha rappresentato la prima tappa verso la razionalizzazione della difesa delle colture. Gli interventi vengono eseguiti con mezzi chimici non più sulla base di un calendario, ma dopo aver accertato, con opportuni rilievi in campo (con campionamenti visivi ed utilizzazione di strumenti quali trappole sessuali, captaspore, pluviografi, termoumet-tografi) il reale rischio di danno da parte delle avversità.

Per l’attuazione della lotta guidata occorre conoscere la biologia degli organismi utili e dannosi, le caratteristiche dei fitofarmaci e disporre di informazioni relative ai parametri che influenzano o meno la comparsa delle malattie fungine.

I criteri fondamentali su cui è basata la lotta guidata sono rappresentati dalla soglia di intervento e dalla valorizzazione dell’azione dei nemici naturali.

Lotta integrata: rappresenta l’evoluzione delle tecniche di lotta guidata nell’ottica della ulteriore riduzione dell’impiego dei prodotti chimici di sintesi. La difesa delle piante viene attuata impiegando, accanto a mezzi chimici selettivi, anche mezzi biologici, agronomici, fisici, ecc. L’approccio interdisciplinare («integrato») consente di ridurre al minimo l’impiego di fitofarmaci e di utilizzare, fra questi, quelli a minore impatto sull’uomo e sull’ambiente.

Lumache: molluschi appartenenti alla classe dei Gasteropodi, famiglia Limacidi.

Lumachicidi: v. Molluschicidi.

MAC: moulting accelerating compounds; composti che inducono negli insetti una muta prematura e letale.

Malattia: deviazione, operata da fattori animati ed inanimati, dello stato di armonia nello svolgimento delle funzioni vitali (di ricambio e di sviluppo) dell’organismo.

Malattia endemica: la malattia assume, in un dato luogo e per un certo tempo, una diffusione tale da non minacciare la sopravvivenza della popolazione su cui si è insediata.

Malattia epidemica: la malattia assume, in un dato luogo e per un certo tempo, il carattere di affezione di massa che tende alla distruzione della popolazione su cui si è insediata.

Management: in una organizzazione aziendale indica sia l’azione di guida, controllo e amministrazione, sia il gruppo di persone che svolgono tali funzioni.

Manager: in una organizzazione aziendale è il dirigente che assume funzioni imprenditoriali, con poteri decisionali nella conduzione dell’impresa.

Marchio: simbolo che caratterizza e distingue il prodotto di una certa marca.

Marchio brevettato: denominazione esclusiva già registrata come marchio d’impresa dall’Ufficio Italiano Brevetti.

Marchio depositato: denominazione esclusiva per la quale si è chiesta la protezione dell’Ufficio Italiano Brevetti, il quale, però, pur accettandola, non l’ha ancora registrata come marchio d’impresa.

Marchio registrato: denominazione esclusiva già registrata come marchio d’impresa dall’Ufficio Italiano Brevetti.

Market developer: responsabile sviluppo del mercato.

Marketing: si intende: il complesso delle attività che tendono allo sviluppo delle vendite; le ricerche di mercato e la ricerca di nuovi prodotti; la pubblicità e le azioni promozionali; l’addestramento e l’animazione dei venditori.

Marketing mix: insieme degli strumenti di Marketing predisposti per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Mass media: i mezzi di informazione più efficaci e diffusi, quali televisione, radio, giornali, cinema.

Mass trapping: v. Cattura massiva.

ME: microencapsulated; microincapsulato.

Meccanismo d’azione monosito e multisito: si ha m. d’azione monosito se il p.a. attacca il fitoparassita in un solo punto; m. d’azione multisito se tale attacco avviene in punti diversi. Il m. d’azione multisito, a differenza di quello monosito, mette al riparo da eventuali insorgenze di fenomeni di resistenza all’attività del principio attivo stesso.

Meeting: riunione, tavola rotonda, convegno, dibattito.

Mercato potenziale: insieme degli individui che, teoricamente, possono acquistare il prodotto dell’azienda.

Merchandising: insieme delle tecniche studiate per promuovere presso i rivenditori il prodotto dell’azienda.

METI: mitocondrial electron transport inhibitor; composti che agiscono sulla respirazione mitocondriale, con inibizione della catena di trasporto degli elettroni, uno dei fondamentali processi per la produzione di energia.

Metodo del disorientamento: v. Disorientamento sessuale.

Mezzi di lotta contro i fitoparassiti: si distinguono in 5 gruppi: agrari, fisici, meccanici, biologici, chimici.

Mezzi di lotta agrari: comprendono mezzi di natura agronomica, quali la scelta della natura del suolo, la scelta delle sementi, la lavorazione del terreno, la scelta delle specie e varietà da coltivare, le potature, la consociazione delle piante, ecc.

Mezzi di lotta biologici: sono costituiti da materiale biologico, quale bacilli (es.Bacillus thuringiensis), insetti, funghi, virus, nematodi, protozoi, ecc.

Mezzi di lotta chimici: comprendono tutti i mezzi di natura chimica in grado di provocare la morte diretta (per ingestione, per contatto, ecc.) dei fitoparassiti, o di allontanare i medesimi (repellenti per passeracei, ecc.) dalle colture.

Mezzi di lotta fisici: comprendono una serie di mezzi fisici, quali il fuoco, l’acqua, la luce, gli ultrasuoni, l’elettricità, le alte o basse temperature, le radiazioni atomiche, ecc.

Mezzi di lotta meccanici: consistono in una serie di pratiche, quali: a) l’uccisione diretta dei fitoparassiti con uncinamenti, spazzolature, scortecciamenti; b) la raccolta diretta o indiretta, con esche o trappole, dei fitoparassiti; c) la creazione di sbarramenti e isolamenti, in grado di convogliare i fitoparassiti in luoghi dove possano essere distrutti.

Mezzi di difesa biotecnologici: raggruppamento comprendente prodotti ad azione biologica, quali bioinsetticidi, bioacaricidi, bionematocidi e biofungicidi.

Micelio: insieme delle ife costituenti la parte vegetativa dei funghi.

Micofagi: specie animali (insetti, ecc.) che si nutrono di funghi.

Micosi: malattia causata da funghi.

Microbiglia: formulazione realizzata per lo zolfo, di dimensioni comprese fra uno e otto micron di diametro; è ottenuta non da macinazione, ma da centrifugazione dello zolfo, al fine di ricavare delle biglie a superfici regolari in cui la sublimazione è più lenta dato il minor assorbimento di calore. Per la loro caratteristica, le microbiglie assicurano una completa, uniforme e prolungata ripartizione dello zolfo sulla vegetazione.

Microgrammo: unità di misura equivalente ad un milionesimo di grammo.

Microgranuli: v. Granuli.

Microincapsulazione: è una tecnica formulativa sofisticata con la quale un fitofarmaco viene racchiuso in microsfere (capsule) disperse in acqua e senza solventi; tali capsule hanno un diametro medio inferiore a 10 micron. Le microsfere, quando la fase acquosa che le circonda evapora, diffondono il principio attivo attraverso la parete della capsula ricoprendo la superficie esterna con piccole quantità di fitofarmaco; come questo si dissipa, altra sostanza attiva si diffonde dalla parete per sostituirlo, sino ad esaurimento. I vantaggi della m. possono essere così riassunti: maggiore efficacia e persistenza; riduzione della tossicità; riduzione della volatilità e della migrazione nel suolo; maggiore selettività (non contenendo emulsionanti) per le colture; perfetta adesione, per manifestazione di attività elettrostatica, alle superfici trattate.

Micromammiferi: si intendono i topi, i ratti, le arvicole, ecc. Micron: unità di misura, pari a 1/1000 di millimetro.

Micronizzato: un prodotto fitoiatrico è tale quando risulta costituito da particelle dell’ordine del micron.

Micronizzatori a goccia di dimensione controllata: v. Atomizzatori rotativi. Micropropagazione: la micropropagazione in vitro è una tecnica di moltiplicazione vegetativa di linee pregiate, che consente l’ottenimento di popolazioni clonali a partire da frammenti di organi e anche da singole cellule.

Con tale tecnica si ottiene un elevato numero di plantule che presentano le stesse caratteristiche morfologiche e riproduttive.

Microrganismo: termine con il quale si indicano gli organismi visibili solo con un forte ingrandimento.

Miscibilità: v. Compatibilità.

Modalità d’azione dei fitofarmaci: le modalità d’azione dei fitofarmaci nei riguardi delle crittogame, dei fitofagi e delle piante infestanti, sono quelle indicate di seguito.

a) Nei riguardi delle crittogame:

azione preventiva: viene svolta dall’anticrittogamico presente sulla vegetazione o all’interno della stessa, impedendo l’inoculo e cioè l’insediamento dell’infezione nei tessuti sani;

azione curativa: è quella che consente la lotta alla malattia durante il periodo di incubazione e cioè fra l’inoculo e la comparsa dei sintomi.

azione eradicante: è quella che blocca lo sviluppo di macchie già manifeste di una infezione, impedendo che da queste si formino e si diffondano nuovi germi di propagazione.

b) Nei riguardi dei fitofagi:

azione per contatto: viene svolta per contatto fra la superficie trattata ed il corpo dei fitofagi, o direttamente sugli stessi al momento del trattamento;

azione per ingestione: è quella che causa la morte dei fitofagi solo previa assunzione da parte degli stessi di una quantità sufficiente di sostanza attiva impiegata nel trattamento;

azione per asfissia: è quella che provoca la morte dei fitofagi a seguito dell’assunzione da parte degli stessi, con la respirazione, di una sufficiente quantità di antiparassitario allo stato gassoso.

c) Nei riguardi delle piante infestanti:

azione sistemica: si ha un’azione all’interno delle piante infestanti, dopo che l’erbicida è penetrato in esse attraverso le foglie o le radici;

azione per contatto: si ha un’azione diretta sui tessuti con cui vengono in contatto;

azione antigerminello; si ha un’azione erbicida nel periodo che intercorre tra la fase di germinazione e la fase di plantula.

Modificatori del comportamento: raggruppamento comprendente i Feromoni e le Trappole cromotropiche.

Modificazione: variazione non genetica. Molluschi: phylum animale.

Molluschicidi: prodotti idonei per combattere le lumache e le chiocciole. Monitoraggio: con la tecnica del monitoraggio si valuta la densità di popolazione dei fitoparassiti con l’impiego dei Feromoni. Il monitoraggio è finalizzato alla realizzazione della lotta guidata ed integrata.

Monitoring systems: v. Monitoraggio.

Monopolio: situazione di mercato caratterizzata dalla presenza di un unico venditore di un dato prodotto.

MS: sospensione di microcapsule; v. microincapsulazione. Mutazione: variazione improvvisa di singoli caratteri ereditari. Nanizzanti: v. Brachizzanti.

Nanosecondo: unità di misura del tempo impiegato nella elaborazione dei dati; è uguale ad un miliardesimo di secondo.

Neanicida: prodotto attivo contro le neanidi di una specie fitoparassita.

Neanide: forma giovanile del fitoparassita simile all’adulto.

Nebulizzatori: v. Atomizzatori pneumatici o nebulizzatori.

Necrosi: morte dei tessuti di una pianta, rilevabile, in genere, con cambiamento di colore e con comparsa di macchie sulle foglie.

Nematocidi: prodotti idonei per combattere i nematodi.

Nematodi: phylum animale.

Nematologia: ramo della zoologia che si occupa dello studio dei nematodi.

Neotenina: ormone responsabile dei caratteri giovanili e dell’accrescimento.

No effect levei (livello di nessun effetto): v. Soglia di tossicità cronica.

NOEL: no observed effect level. È la dose più alta di una sostanza attiva utilizzata nei test sugli animali che non arreca alcun danno.

Non coltura: v. Non lavorazione.

Non lavorazione: tecnica dell’abbandono completo dei lavori al terreno occupato da una coltura arborea ed il controllo chimico delle infestanti.

OILB: organizzazione internazionale per la lotta biologica.

Oligopolio: situazione di mercato caratterizzata da un numero ristretto di venditori (non inferiore a tre) di un dato prodotto.

Omogeneità: proprietà di una mescolanza per cui tutti i componenti della stessa sono distribuiti in ogni parte nella stessa proporzione.

Organigramma: grafico relativo alla struttura organizzativa dell’azienda, di cui si mette in evidenza la linea gerarchica.

Ormone giovanile: v. Neotenina.

Ormoni: sostanze prodotte dalle ghiandole endocrine ed immesse direttamente in circolo, capaci di stimolare specifiche risposte fisiologiche in cellule di vario tipo.

Ospite: organismo soggetto all’attacco di parassiti animali o vegetali.

Out-put: emissione di dati dal calcolatore.

Ovicida: prodotto attivo in modo specifico contro le uova dei fitoparassiti.

Parassita: in biologia si intende un organismo che vive a spese della produttività di un altro organismo (ospite), senza tuttavia causarne la morte immediata.

Parassitoidi: organismi pluricellulari il cui sviluppo avviene a spese di un solo individuo ospite. Gli adulti depongono le uova all’interno del corpo o delle uova dell’ospite, o in prossimità di essi; le larve che nascono dalle uova deposte, divorano poi lentamente l’ospite durante il loro sviluppo.

Partenocarpia: fenomeno per cui il ciclo di fruttificazione può giungere a termine anche senza fecondazione degli ovuli; i frutti che si formano risultano perciò privi di semi. La partenocarpia può essere stimolata su diverse colture con l’impiego di idonei fitoregolatori.

Part time: indica un impiego a tempo parziale.

Pasta: formulazione acquosa filmogena.

Pasta colloidale: v. Flowable.

Pasta fluida: v. Flowable.

Pasta liquida: v. Flowable.

Patogeni: microrganismi fitoparassitari (funghi, batteri, virus, ecc.) che inducono nei loro ospiti malattie infettive.

Patologia vegetale: disciplina scientifica che si occupa delle malattie delle piante causate da funghi, batteri, virus, ecc.

PEG: predicted environmental concentration. È il quantitativo di principio attivo che si prevede possa restare nell’ambiente (terreno, acqua), basandosi sugli impieghi indicati in etichetta.

Pellet: formulazione costituita da una soluzione granulare, successivamente compressa in cilindretti o pallottole di piccole dimensioni. In tale formulazione sono di solito presenti delle sostanze attrattive e alimentari per il fitofago che si intende combattere.

Periodi di carenza: v. Tempi di sicurezza.

Periodi di sicurezza: v. Tempi di sicurezza.

Persistenza dei fitofarmaci: v. Tenacità dei fitofarmaci.

Pesticidi: espressione di impiego internazionale con cui si designano gli antiparassitari in genere. Tale termine deriva dall’inglese «pesticides» (pest = organismo dannoso) con il quale si intendono appunto i prodotti velenosi impiegati contro animali, vegetali e microrganismi dannosi.

Pigmento clorofilliano: v. Clorofilla.

Pirodiserbo: è una tecnica che consente il controllo e l’eliminazione delle malerbe tramite il fuoco. Si attua con l’impiego di bruciatori (alimentati da gas Gpl) con i quali la temperatura degli strati superficiali del suolo non sale di norma sopra i 55°C; a tale temperatura i danni che possono riguardare la microflora e i microrganismi del terreno appaiono trascurabili, mentre nelle infestanti si ha una rapida espansione del plasma cellulare, una rottura della parete della cellula e la fuoriuscita del plasma medesimo. Con il pirodiserbo si provoca una lessatura (e non bruciatura) dell’erba e la morte delle piante sopravviene nel giro di alcuni giorni.

Pluviografo: strumento idoneo per il rilevamento dei millimetri di pioggia caduti, con registrazione dei dati.

Pluviometro: strumento idoneo per il rilevamento dei millimetri di pioggia caduti durante un singolo evento.

PMC: presidio medico chirurgico.

Polifagi: fitoparassiti che vivono a spese di più specie di piante.

Polivalenza: v. Spettro d’azione dei fitofarmaci.

Poltiglia: preparazione costituita dalla diluizione del concentrato in acqua (a volte anche in olio) impiegata per trattamenti alle colture.

Polvere bagnabile: formulazione polverulenta che viene applicata dopo essere stata dispersa in acqua. È costituita da un principio attivo solido o liquido insolubile in acqua. Il principio attivo solido viene finemente macinato, con l’addizione di ausiliari di formulazione, in genere idrosospensibili: il principio attivo liquido, invece, viene fatto assorbire da ausiliari di formulazione macinati finemente. In ambedue i casi viene poi aggiunta una quota di sostanze tensioattive.

Polvere secca: formulazione per trattamenti a secco costituita, in genere, da una mescolanza della sostanza attiva con polveri minerali insolubili in acqua. A seconda delle dimensioni (diametro) delle particelle si possono avere polveri grosse (150-250 micron), polveri fini (50-150 micron), polveri finissime (< 50 micron).

Polvere solubile: formulazione polverulenta che viene applicata, dopo dissoluzione in acqua, sotto forma di soluzione. È formata da un principio attivo solubile in acqua, addizionato, eventualmente, con convettori idrosolubili.

Polverizzatrici: macchine idonee per effettuare trattamenti polverulenti alle colture.

Pool di aziende: accordo fra aziende del medesimo settore per combattere la concorrenza.

Potere abbattente: v. Knock-down.

PR: plant rodlet; bastoncino per piante, solitamente di qualche cm di lunghezza e di qualche mm di diametro, contenente una sostanza attiva.

Precoceni: insetticidi ad azione antiormonale, capaci di indurre metamorfosi precoci (da cui il nome) con comparsa di adulti nani e non vitali.

Predatori: organismi pluricellulari che necessitano, per il loro sviluppo, di più di un individuo (di una o più specie) come preda. Esplicano la loro attività trofica divorando la preda o succhiandone il contenuto.

Presidi medico-chirurgici: rientrano nei presidi medico-chirurgici e come tali sottoposti a registrazione ai sensi del testo unico delle Leggi sanitarie n. 1265 del 27/7/1934, art. 189, gli anticrittogamici, gli insetticidi ed i molluschicidi destinati ad impiego su piante da appartamento e da giardino, nonché gli insetticidi ed i rodenticidi ad uso domestico e civile.

Presidi sanitari: a norma del DPR 3/8/1968 n. 1255, art. 1, venivano considerati “Presidi sanitari” i fitofarmaci ed i presidi delle derrate alimentari immagazzinate «pronti all’impiego». Con il decreto legislativo 17/3/1995, n. 194, tale termine è ora sostituito da “Prodotti fitosanitari”.

Press agent: è colui che cura i rapporti fra il cliente e la stampa.

Pressione di vapore di un liquido: è la quantità di vapore di quel liquido che si trova in equilibrio termodinamico con il liquido stesso. La p. di vapore varia a seconda della struttura chimica del liquido in esame e della temperatura.

Unità di misura per la pressione adottate per i fitofarmaci sono il pascal (Pa) (il Pa corrisponde alla forza di 1 newton applicato perpendicolarmente su una superficie di 1 mq), e il torricelli (Torr) (1 Torr = 1 mmHg).

La corrispondenza fra unità Pa e unità Torr risulta la seguente: 1 mmHg = 133,32 Pa.

Preventivo: v. Modalità d’azione dei fitofarmaci.

Principio attivo: parte attiva del formulato che in effetti agisce contro i fitoparassiti.

Prodotti fitosanitari: ai sensi del DLgs 17/3/1995, n. 194, art. 2 – lett. a), si intendono per prodotti fitosanitari le sostanze attive ed i preparati contenenti una o più sostanze attive, presenti nella forma in cui sono forniti all’utilizzatore e destinati a:

1) proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o a prevenirne gli effetti;

2) favorire o regolare i processi vitali dei vegetali, con esclusione dei fertilizzanti;

3) conservare i prodotti vegetali, con esclusione dei conservanti disciplinati da particolari disposizioni;

4) eliminare le piante indesiderate;

5) eliminare parti di vegetali, frenare o evitare un loro indesiderato accrescimento.

Prodotto brevettato: prodotto per il quale il procedimento di fabbricazione e l’impiego

dello stesso sono stati brevettati come invenzione industriale e, pertanto, di esclusiva proprietà del titolare del brevetto medesimo.

Prodotto tecnico: è un modo di definizione del principio attivo contenuto in un fitofarmaco quando il suo grado di purezza risulta inferiore al 98%.

Produzione frutticola integrata: produzione economica di frutti di alta qualità, dove viene data priorità ai metodi ecologicamente più sicuri, minimizzando gli effetti indesiderabili e l’uso di prodotti chimici di sintesi, al fine di aumentare la sicurezza per l’ambiente e per la salute umana.

Profilassi: complesso di regole che si devono adottare per la prevenzione di una malattia.

Prognosi: previsione degli esiti di una malattia.

Promotion: complesso delle azioni tendenti a spingere e a favorire la vendita di un prodotto.

Pronubi: i pronubi, o impollinatori, sono insetti che favoriscono la impollinazione incrociata tra i fiori delle colture.

Pubblicità: attività aziendale tesa a far conoscere al pubblico l’esistenza di beni o servizi al fine di aumentarne i consumi e gli usi.

Public relations: complesso delle attività che un’azienda indirizza verso il pubblico per creare un rapporto di simpatia e di fiducia.

Radicanti: fitoregolatori atti a favorire la radicazione di talee erbacee e legnose.

RB: bait ready for use; esca pronta per l’uso.

RCI: v. Regolatori di crescita degli insetti.

Refrattarietà: è una resistenza pre-infezionale delle piante; si può avere: una r. alla contaminazione, una r. alla inoculazione e una r. alla diffusione della malattia.

Regolatori di crescita degli insetti: insetticidi che esplicano la loro attività su biochimismi specifici degli insetti, senza interferire sulla biologia degli animali a sangue caldo. Si distinguono in “Regolatori di crescita propriamente detti” (IGR) ed in “Inibitori di crescita degli insetti” (IGH).

Regolatori di crescita delle piante: fitoregolatori indicati per regolare lo sviluppo di determinate parti o stadi delle piante.

Repellenti: prodotti che per il loro particolare odore, colore, effetto meccanico, ecc., sono capaci di respingere determinati fitoparassiti.

Residuo insolfonabile: è la percentuale di un olio minerale non solubile in acido solforico. Indica la quantità di idrocarburi saturi presenti in un olio insetticida. Più elevato è il residuo insolfonabile di un olio, maggiore risulta la sua tollerabilità da parte della vegetazione delle piante.

Residuo tossico: quantità di sostanza tossica espressa in mg per kg di prodotto edule (fresco, conservato, trasformato), che ad esso rimane aderente o incorporato.

Resistenza: diminuzione di sensibilità ad un certo antiparassitario; si registra sia nel campo della lotta agli artropodi, relativamente all’attività esplicata da diversi insetticidi (contro afidi, psille, ecc.) ed acaricidi, sia, da qualche tempo, anche nella difesa anticrittogamica, in merito all’efficacia espressa da alcuni fungicidi sistemici.

Ricerca di mercato: indagine realizzata al fine di reperire tutte le informazioni necessarie sulle quali basare particolari decisioni aziendali.

Rizofagi: specie animali (insetti, ecc.) che attaccano le radici delle piante.

RMA: residuo massimo ammesso di un fitofarmaco nei prodotti destinati all’alimentazione.

RNA: sigla con cui viene indicato l’acido ribonucleico; ha la funzione di portare l’informazione genetica del DNA ai sistemi aventi il compito di sintetizzare le proteine.

Rodenticidi: prodotti indicati per combattere i roditori (topi, ratti, ecc.).

Round tablet: formulazione tipo «compressa ovalizzata».

Rugginosità: nelle piante è rappresentata da lesioni istologiche superficiali, riparate poi da successivi processi di suberificazione.

Sacchetti idrosolubili: sono sacchetti costituiti da un sottile velo di plastica, caratterizzato da elevata resistenza, contenenti la formulazione del fitofarmaco; tale velo, che si dissolve rapidamente nell’acqua, isola completamente il prodotto dall’ambiente e dall’operatore. Con i sacchetti idrosolubili è facilitata la preparazione della miscela e si consente di smaltire le confezioni vuote, non contaminate, senza accorgimenti particolari.

Safener: sostanza capace di proteggere una pianta coltivata dall’effetto di un erbicida selettivo. Funziona come antidoto rendendo l’erbicida perfettamente selettivo anche in stadi della coltura (es. iniziali) sensibili all’azione dell’erbicida stesso.

Sales incentive: incentivo che viene dato ai venditori, al fine di stimolare il loro impegno alla vendita.

Salesman: venditore.

Sampling: distribuzione gratuita di campioni ai potenziali consumatori.

Saprofagi: specie animali (insetti, ecc.) che vivono a spese di sostanze in decomposizione.

SC: suspension concentrate; sospensione concentrata (= flowable); v. Flowable.

Screening: materiale vagliato agli effetti di una determinata ricerca.

Sedimentazione: fenomeno per cui in una sospensione si ha il distacco della fase disperdente da quella dispersa.

Selettività: v. Spettro d’azione dei fitofarmaci.

Selettività degli erbicidi: è la capacità espressa da un erbicida di risultare attivo contro una certa gamma di infestanti senza recare danno, nel contempo, alla coltura su cui viene applicato. Si hanno diversi tipi di selettività: di contatto, di ritenzione, di assorbimento radicale, di traslocazione, intrinseca, da antidoti.

Selettività degli insetticidi e degli acaricidi: è una prerogativa richiesta ai moderni prodotti di sintesi, di risultare cioè efficaci contro i fitofagi e di risparmiare, per quanto possibile, le specie utili, quali i parassitoidi, i predatori ed i pronubi. Si possono distinguere due tipi di selettività: s. primaria e s. secondaria. La s. primaria, intrinseca o fisiologica, dipende in parte dalla struttura chimica e dal tipo di meccanismo biochimico del fitofarmaco ed in parte dalla differente costituzione biochimica delle diverse specie. La s. secondaria dipende invece dalle modalità di assunzione e di somministrazione dei fitofarmaci.

Semiparassita: v. Emiparassita.

Serodiagnosi: sin. di Sierodiagnosi.

SG: water soluble granules; granuli solubili nell’acqua.

Sierodiagnosi: metodo diagnostico che impiega il siero sanguigno, con esame delle proprietà agglutinanti del medesimo, per il riconoscimento di determinate malattie.

Sindrome: quadro sintomatologico di uno stato morboso.

Sinergismo: si ha s. quando una miscela, di due o più prodotti, acquisisce un’efficacia terapeutica superiore a quella delle sostanze considerate singolarmente.

Sinplastico: tale termine definisce il movimento della linfa attraverso il sistema floematico delle piante.

Sintomatologia: settore della Patologia vegetale che si occupa della individuazione dei sintomi e della descrizione dell’aspetto dei quadri patologici.

Sintomi: segni particolari (differenziali) che accompagnano una malattia.

Sistematica di animali e vegetali: si articola in diverse categorie: specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum.

Sistemico: v. Capacità di penetrazione e traslocazione dei fitofarmaci.

SL: soluble concentrate; liquido concentrato solubile nell’acqua.

Slogan: comunicazione pubblicitaria effettuata con una breve frase facilmente memoriz-zabile.

Slupatura: operazione di “chirurgia” su alberi che presentano tronchi cariati, al fine di asportare le parti alterate e la messa a nudo del legno sano, che deve poi essere opportunamente disinfettato.

Slurry: è un metodo di concia umida del seme. Consiste nel conferire un certo grado di umidità al seme, poco prima dell’aspersione della polvere conciante; ciò al fine di fissare più tenacemente tale polvere al seme ed evitare nel contempo dispersioni della stessa nell’ambiente.

Sod seeding: tecnica della semina senza aratura.

Soglia del danno: si ha nel momento in cui il valore del calo di produzione causato dal fitofago inizia ad eguagliare il costo del trattamento.

Soglia di intervento: è una soglia prudenziale che indica il momento del trattamento, da effettuarsi prima che sia raggiunta la soglia del danno. Il trattamento viene eseguito in un momento in cui il danno provocato dall’avversità è ancora inferiore al costo del trattamento.

Soglia di intervento estetico: per i fitofagi la cui presenza comporta danni qualitativi sui frutti (es. la presenza di Aspidiotus perniciosus sui frutti compromette l’esportazione dei medesimi) la soglia di intervento si posiziona su valori minimi rispetto alla densità del fitoparassita.

Soglia di tolleranza: è la densità massima di popolazione del fitofago sopportata dalla pianta senza diminuzione significativa del raccolto; in pratica, sino a tale momento si ha una reazione biologica della pianta alla presenza del fitofago, tesa a compensare le perdite subite.

Soglie economiche: il danno provocato dai fitofagi sulle colture può essere rappresentato con un grafico, ponendo in ordinata il valore del raccolto ed in ascissa la densità di popolazione del fitoparassita; ne deriva un grafico in cui si individuano diversi tipi di soglie: di tolleranza, di danno, di intervento.

Soglia di tossicità cronica: rappresenta la quantità massima di un antiparassitario che può essere somministrata per lungo tempo ad un organismo animale, senza determinare effetti negativi. Viene espressa in parti per milione (ppm) e si definisce come «no effect level» o livello di nessun effetto.

Solarizzazione: tecnica con la quale si attua la sterilizzazione del terreno con l’impiego dell’energia solare. Dopo aver preparato, sistemato ed irrigato il terreno, questo va poi coperto con un film sottile di materiale plastico trasparente, mediamente per un periodo di 40-45 giorni. L’operazione, che può essere attuata sia in pieno campo che in ambienti chiusi (es. serre), deve aver luogo durante i mesi più caldi dell’anno (da metà giugno a metà settembre). Con la solarizzazione, producendosi temperature non elevate, si induce l’eliminazione degli agenti termolabili e l’indebolimento di quelli resistenti al calore, mentre si salvaguarda la flora antagonista in quanto termotollerante.

Solfonabilità: capacità (percentuale) di un olio minerale di solubilizzarsi in acido solforico concentrato.

Solvente: sostanza che ha la capacità di portare in soluzione un’altra sostanza (soluto).

Solubilità: proprietà di una sostanza di disperdersi in modo omogeneo (come molecole, atomi, ioni), in un dato liquido. Il grado di solubilità dipende da alcuni fattori, quali la natura della sostanza, la temperatura, la pressione, ecc.

Soluzione: dispersione omogenea di un prodotto solido o liquido in un solvente. La suddivisione del soluto arriva sino alle ultime particelle possibili (molecole, atomi, ioni).

Sospensione: miscuglio fra sostanze liquide, solide o gassose, nel quale si distinguono due fasi date da una sostanza disperdente e da una sostanza dispersa.

Sospensione concentrata: v. Flowable.

Sospensivanti: sostanze tensioattive che favoriscono la uniforme dispersione in acqua di un fitofarmaco in polvere bagnabile.

Sostanza attiva: v. Principio attivo.

Sostanze inerti: v. Inerti.

SP: water soluble powder; polvere solubile in acqua.

Spandigranuli: attrezzatura idonea per lo spandimento di prodotti allo stato granulare.

Specie: categoria sistematica di base per animali e vegetali.

Spettro d’azione dei fitofarmaci: lo spettro d’azione di un fitofarmaco può essere polivalente o selettivo.

a) Azione polivalente: è quella esplicata da principi attivi i quali manifestano la loro efficacia contro organismi appartenenti a gruppi poco affini; a tal riguardo, va rilevato che molti fitofarmaci «polivalenti» risultano attivi sia contro i fitofagi che contro diverse specie utili (predatori e parassitoidi).

b) Azione selettiva: è quella esplicata solo nei confronti di alcuni gruppi di organismi, solitamente affini dal punto di vista sistematico, o anche solo contro uno specifico fitofago od una sua fase.

Spora: è una cellula capace, germinando, di riprodurre la pianta sotto forma di un nuovo gametofito.

Stabilizzanti: si hanno stabilizzanti delle emulsioni (gli emulsionanti) e stabilizzanti delle sospensioni (sospensivi o disperdenti).

Staff: gruppo di persone con compiti ausiliari privi di responsabilità nella gestione aziendale.

Stage: fase di addestramento consistente nel trascorrere un certo periodo di tempo in un dato ufficio, al fine di imparare il lavoro che vi si svolge.

Sterilizzanti: sostanze che tolgono ai fitoparassiti la capacità di procreare.

Sterilizzazione del terreno: intervento con il quale si tende ad eliminare i parassiti ed i patogeni del terreno. Può essere attuata con l’impiego sia del vapore che dei fumiganti, nonché con la solarizzazione.

Stimolanti: fitoregolatori atti a stimolare lo sviluppo delle piante, la dimensione ed il colore dei fiori, la produzione, ecc.

Stock: scorta di materiale o di merci.

Strategia aziendale: fini ed obiettivi a lungo termine che l’impresa si pone.

Stress: si intende una qualunque condizione biotica (infezione da virus, da funghi, ecc.) o abiotica, che esercitando uno stimolo dannoso sull’organismo ne provoca una reazione sotto sforzo.

Supporto inerte: v. Inerti.

Suscettibilità: è la proprietà e attitudine di un organismo di divenire sede di un processo infettivo.

Tablet: formulazione tipo compressa schiacciata.

Tagetes: Tagetes erecta e patula (garofano della Cina), sono piante annuali che rappresentano un mezzo di lotta biologico contro i nematodi. Infatti, i loro apparati radicali emettono delle sostanze che oltre ad attirare i nematodi, stimolano la schiusura delle uova e delle cisti (in momenti sfavorevoli ai fini del completamento del ciclo biologico) ed esplicano anche una vera azione nematocida. Sono denominate, unitamente a qualche altra specie, «piante trappola».

TB: tablet; compresse (pastiglie) che si dissolvono nell’acqua.

Tempi di carenza: v. Tempi di sicurezza.

Tempi di sicurezza: intervalli di tempo, espressi in giorni, che devono intercorrere, per ciascun principio attivo, fra l’ultimo trattamento ed il raccolto, e per le derrate alimentari immagazzinate, fra l’ultimo trattamento e la immissione al consumo.

Tempo di accesso: è il tempo che si deve rispettare dopo il trattamento prima di poter accedere di nuovo nell’area trattata.

Tempo di rientro: tempo che deve intercorrere dal momento della effettuazione di un intervento fitoiatrico, al momento in cui l’operatore può rientrare con sicurezza nell’area trattata senza tuta o equipaggiamento protettivo.

Tenacità dei fitofarmaci: capacità dei fitofarmaci di resistere all’azione rimovente degli agenti atmosferici e quindi di permanere il più a lungo possibile, dopo l’applicazione, sui vegetali trattati.

Tensioattivi: prodotti che sciolti in acqua impartiscono a questa alcune proprietà, come quella di facilitare ed accentuare la bagnabilità, la emulsionabilità, la dispersione, ecc.

Tensione di vapore: v. Pressione di vapore.

Tensione superficiale: forza fisica che tende a far si che le gocce di un liquido si contraggano nell’area più piccola possibile, assumendo quindi la forma sferica. Infatti, per un determinato volume l’area più piccola è rappresentata dalla superficie di una sfera.

Terapia: insieme dei provvedimenti capaci di combattere una determinata malattia.

Termoigrografo: strumento idoneo per il rilevamento della temperatura ambientale e del grado di umidità relativa dell’atmosfera.

Termoumettografo: strumento idoneo per la misurazione dei tempi di bagnatura delle foglie e della temperatura ambientale. Serve per determinare l’intensità di una infezione di ticchiolatura.

Test: nella ricerca di mercato indica un qualsiasi sondaggio.

Tixotropia: fenomeno per cui una sospensione rimane densa e compatta (previa aggiunta di stabilizzanti) nello stato di riposo, mentre diventa fluida in seguito ad agitazione della stessa.

TMDI: theoretical maximum daily intake. È la stima della quantità massima giornaliera del residuo che viene ingerito. Si basa sui valori della dieta media giornaliera e sui residui massimi fissati per coltura.

Tossicità acuta: intossicazione che si avverte entro breve tempo dal momento in cui il principio attivo è stato ingerito, inalato, od assorbito attraverso la pelle.

Tossicità cronica: intossicazione che si avverte dopo un certo tempo, dovuta al graduale accumulo di sostanze tossiche in alcuni organi.

Tossicità dei fitofarmaci: si intende il grado di velenosità di un prodotto e si giudica conoscendo la dose letale 50 o la concentrazione letale 50 del relativo principio attivo.

Tossicità dermale: è quella dovuta all’assorbimento di una sostanza tossica attraverso la pelle. Si valuta conoscendo la DL50 dermale della sostanza in esame.

Tossicità orale: è quella conseguente all’ingestione di una sostanza tossica. Si valuta conoscendo la DL50 orale della sostanza in esame. Come esempio comparativo per tale parametro si riporta la DLgo per ratti riferita a tre sostanze di uso frequente: aspirina = 1.240 mg/kg; caffeina = 192 mg/kg; sale da cucina = 3.320 mg/kg.

Tossicità per inalazione: è quella dovuta alla introduzione di una sostanza tossica nell’organismo attraverso le vie respiratorie.

TP: tracking powder; polvere per traccia; rodenticida o insetticida in polvere che agisce per contatto.

Trademark: v. Marchio registrato.

Translaminare: v. Capacità di penetrazione e traslocazione dei fitofarmaci.

Trappole cromotropiche: trattasi di tavolette colorate con tinte (giallo, blu o bianco) atte ad esercitare azione di cromotropismo nei confronti di alcune specie di insetti.

Trappole sessuali: strumentazione idonea per la cattura dei maschi di determinate specie di insetti.

Trattamento aereo con nebbie: v. Fogging.

Trattamento curativo: v. Modalità d’azione dei fitofarmaci.

Trattamento eradicante: v. Modalità d’azione dei fitofarmaci.

Trattamento post-emergenza: il fitofarmaco viene applicato dopo che le giovani piantine sono spuntate dal terreno.

Trattamento post-trapianto: l’applicazione dei fitofarmaci viene effettuata dopo l’avvenuto trapianto.

Trattamento pre-emergenza: consiste nell’applicazione del fitofarmaco prima che le piantine siano fuoriuscite dal terreno e cioè nell’intervallo di tempo compreso fra la semina e la emergenza della coltura.

Trattamento pre-semina: l’applicazione del fitofarmaco viene effettuata prima della semina.

Trattamento pre-trapianto: il fitofarmaco è applicato prima del trapianto della coltura.

Trattamento preventivo: v. Modalità d’azione dei fitofarmaci.

Traumopatie: alterazioni meccaniche da ferite.

Trend: tendenza del mercato verso un prodotto.

Trofobiosi: è un aspetto negativo legato alla lotta chimica. Consiste in un aumento della fecondità e della longevità dei fitofagi, in seguito a modificazioni chimiche indotte nei tessuti delle piante ospiti trattate.

Trust: v. Monopolio.

Turboatomizzatori: v. Atomizzatori ad aeroconvezione.

ULV: v. Volume del trattamento.

Umifagi: specie animali (insetti, ecc.) che si nutrono di humus.

U.R.: v. Residuo insolfonabile.

Valutazione tossicologico-ambientale dei fitofarmaci: per una valutazione tossicologico-ambientale dei fitofarmaci i parametri possono essere i seguenti: NOEL, ADI, AOEL, TMDI, PEC.

Veicolanti: sostanze che aggiunte ai fitofarmaci ne agevolano una distribuzione uniforme.

Vettori: servono per diluire completamente ed uniformemente il principio attivo. Si distinguono in vettori solidi e vettori liquidi (quest’ultimi, in genere, sono rappresentati dall’acqua).

Virosi: malattia causata da virus.

Virus: raggruppamento (a se stante) di organismi patogeni che si riproducono solo all’interno di cellule viventi, sia vegetali che animali. Tali organismi non hanno un proprio metabolismo e non sono in grado di sintetizzare acidi nucleici e proteine; per potersi riprodurre ricorrono pertanto ai dispositivi corrispondenti (enzimi e ribosomi) presenti nelle cellule ospiti.

Viscosità: indica la resistenza al flusso di un liquido o, in altri termini, la resistenza che si oppone allo scorrimento relativo dei diversi strati di un fluido in moto.

Vitamine: composti organici presenti in quantità estremamente piccole in quasi tutti gli alimenti e deputati allo svolgimento di funzioni indispensabili nell’organismo animale.

Volume del trattamento: a seconda del volume d’acqua distribuito per ettaro, i trattamenti si distinguono in: t. a volume normale (16-30 hl/ha); t. a volume medio (6-15 hl/ha); t. a basso volume (1-5 hl/ha); t. a bassissimo volume (sino a 1 hl/ha); t. a ultra basso volume o ULV (sino a 0,5 hl/ha).

VP: vapour releasing product; prodotto contenente una sostanza attiva evaporabile.

WDG: water dispersible granules; granuli (microgranuli) idrodisperdibili; v. Dry Flowable.

WG: water dispersible granules; granuli (microgranuli) idrodisperdibili; v. Dry Flowable.

WP: wettable powder; polvere bagnabile.

Xilema: denominato anche legno, è deputato al trasporto (ascendente) della linfa grezza.

Xilofagi: specie animali (insetti, ecc.) che attaccano il legno.