INFESTANTI DELLA CASA e DELLE DERRATE ALIMENTARI: Forbicine – Forficula auricularia

Habitat:

  •     La Forficula auricularia è originaria dell’Europa, dove è molto diffusa, con l’intensificarsi degli scambi commerciali si trova al giorno d’oggi anche in America.
  •    L’epiteto specifico latino auricularia significa relativa all’orecchio (auricula) ed in lingua inglese il nome di questo insetto è earwig, ovvero creatura dell’orecchio. Questa terminologia ha origine in una leggenda che le forbicine entrassero nell’orecchio degli esseri umani e facessero in nido nel loro cervello.
  •     Le forbicine amano ambienti umidi e freddi, e sono molto legate alle previsioni metereologiche, anno dopo anno la loro diffusione dipende da fattori come la temperatura, la velocità e la provenienza del vento.
  •     Forficula auricularia è un insetto onnivoro e comune che per la sua polifagia è presente in varie coltivazioni. Tuttavia i danni sono solo occasionali e generalmente hanno una rilevanza economica poco significativa.
  •     L’insetto può essere alcune volte dannoso alle coltivazioni e alle derrate alimentari, può attaccare colture erbacee in pieno campo, ortive, ornamentali e arboree da frutto, ma le infestazioni da Forficula auricularia sono molto rare.

Morfologia:

  •     La forbicina, chiamata anche volgarmente forfecchia, ha forma allungata ed appiattita di colore brunastro, con un pronoto a forma di scudo, due paia di ali che si ripiegano ad N sul corpo e che in realtà usa molto poco, ed un paio di cerci (dette anche pinze), lunghi tra i 10 ed i 15 mm.
  •     L’antenna è costituita da un numero di segmenti che può variare tra 11 e 14. L’apparato boccale è apposito per la masticazione.
  •    Le pinze sessuali dei maschi di forficula sono molto robuste ed ampie alla base con denti crenulati. Le pinze femminili, invece, hanno una lunghezza media di circa 3 mm e sono meno robuste e diritte.
  •     I cerci hanno una tripla funzione: essi vengono, infatti, utilizzati sia durante l’accoppiamento, sia per scopi alimentari, sia per fini autodifensivi.
  •    Curioso è l’apparato riproduttivo dei maschi di forbicine, in realtà è stato scoperto che i maschi possiedono due peni, uno dei quali è di riserva, caso l’altro venisse strappato, cosa che sembra accada spesso durante l’accoppiamento.

Ciclo Vitale:

  •     In primavera maschi e femmine delle forfecchie insieme rimangono nascosti nei loro rifugi e verso il mese di agosto, avviene l’accoppiamento.
  •    Tra novembre e gennaio le femmine di forbicine depongono le loro uova. Le uova della Forficula auricularia sono molto resistenti sia alle temperature alte sia a quelle molto basse.
  •     Il periodo di incubazione delle uova di forficula dipende molto dalla temperatura, e può durare da una settimana ai 3 o 4 mesi.
  •    Le femmine di forbicine hanno un forte istinto materno che alle volte arriva fino all’estremo di consegnarsi alle piccole larve di forficula appena nate come loro primo pasto. Comunque passano tutto il tempo della “cova”leccando minuziosamente le uova una ad una per evitare un attacco fungino dovuto all’alta umidità.
  •     Tra marzo e aprile le piccole larve di forficula sono ormai giunte a maturazione pur rimanendo con la loro madre fino a luglio – ottobre.
  •     Nel frattempo i maschi adulti della vecchia generazione sono morti di freddo fuori dai rifugi dove le femmine nel frattempo hanno accudito alla procreazione.
  •     Le larve delle forbicine sono simili agli adulti ma di colore biancastro.

Abitudini:

  •     L’insetto Forficula auricularia ha abitudini notturne e crepuscolari, il giorno ricerca fessure strette  e umide per proteggersi , perciò la troviamo sotto i vasi da fiori, sotto le rocce etc…
  •     Nel caso in cui si sentono minacciate, le forbicine (forfecchie) secernono da un’appendice addominale dove sono situate delle particolari ghiandole una sostanza maleodorante.

 

Come dicevamo, è difficile una vera e propria infestazione da Forficula auricularia, negli orti e nei frutteti, comunque esiste un tipo di disinfestazione ecosostenibile attraverso l’introduzione di un tipo di mosca la Bigonicheta spinipennis, che è un parassita della forficula. Ricordiamoci però che anche la nostra cara forbicina ci libera da altri insetti nocivi delle derrate alimentari nutrendosi a sua volta.