INFESTANTI DELLE DERRATE E DELLA CASA – Ratto delle fogne – Rattus Norvegicus

Roditori

Habitat:

  • Il Rattus Norvegicus anche chiamato pantegana, è un antico abitante delle steppe asiatiche ormai sparsosi in tutto il mondo seguendo le migrazioni dell’uomo.
  • Il ratto grigio delle fogne è un roditore infestante prettamente terrestre. I suoi nidi li prepara amorevolmente in lunghe gallerie poco profonde, spesso sotto i pavimenti delle case, sempre provvisti comunque di molte vie di fuga.
  • La pantegana “frequenta” abitualmente le discariche, le fogne, ogni tipo di scarpata o di fosso, come quelli ferroviari e stradali, in prossimità dell’acqua, anche stagnante, possibilmente incrementata da rifiuti organici, parchi urbani e giardini. Nelle nostre case colonizza quasi esclusivamente le parti inferiori, legnaie, cantine e stalle.
  • Nelle zone rurali, il ratto grigio delle fogne, trova un abbondante disponibilità alimentare nei campi dove ancora non si è provveduto al raccolto, distruggendo e contaminando derrate attraverso lo spargimento delle sue feci e delle sue urine.

Morfologia:

  • La lunghezza del corpo del ratto grigio o surmolotto spazia tra i 18 e i 27 cm ma, incredibilmente, alle volte raggiunge persino i 40 cm. Ha una corporatura più robusta esteriormente di quella del rattus rattus.
  • La coda è più corta e spessa, rispetto agli altri due roditori infestanti, bicolore, sopra scura e più chiara inferiormente, con rada peluria, può raggiungere i 15-21 cm di lunghezza ma è sempre più corta del corpo.
  • Il pelo del Rattus Norvegicus è  apparentemente ispido e ruvido,  con un colore che va dal marroncino grigiastro, al grigio scuro con il ventre più chiaro.
  • Gli occhi del ratto grigio delle fogne sono più piccoli rispetto al muso. Sono scarsamente sensibili ai colori ma molto recettivi ai cambiamenti di luminosità.
  • Le orecchie della pantegana sono più piccole rispetto a quelle degli altri roditori infestanti e provviste di peli molto fini.
  • Sono dotati di lunghe vibrisse o baffi, molto sensibili, con i quali sopperiscono alla vista poco sviluppata.
  • Le feci del ratto delle chiaviche sono più grandi e senza punte rispetto a quelle dei ratti dei tetti anche se in alcuni casi possono essere anche con una sola punta.
  • Le urine del ratto grigio, come le feci, servono anche per marcare il territorio e i cammini soliti, e sono visibili con la lampada UV.

Fatte Norvegicus

fatte di Rattus norvegicus

Riproduzione:

  • Le femmine di rattus norvegicus sono pronte per l’accoppiamento all’eta di 8-12 settimane, la gestazione dura tra i 20 e 24 giorni, al termine della quale danno alla luce da 6-a 9 piccoli ratti.
  •  ella femmina del surmolotto è presente l’estro post partum , il che significa che sono in grado di accoppiarsi subito dopo aver partorito.

Abitudini:

  • Come le altre due specie di roditori infestanti, anche il ratto delle chiaviche è attivo soprattutto nelle ore notturne.
  • Durante la notte, nelle ore più sicure, hanno accesso al cibo i maschi e le femmine di ratto dominanti e gravide , mentre i maschi subordinati devono correre più rischi e quindi possono accedere al cibo solamente di giorno.
  • Anche Il ratto grigio delle fogne, come gli altri roditori infestanti comunicano tra loro attraverso una notevole varietà di suoni e ultrasuoni e posture comportamentali.
  • Il ratto delle chiaviche o pantegana è una specie onnivora in grado di adattarsi a tutte le condizioni alimentari, sia allo stato selvatico sia in associazione con l’uomo.

Questa specie di ratti accumulano il cibo in eccedenza, da qui l’importanza dell’uso di esche rodenticidi  fisse, dato che la sparizione di quelle mobili non necessariamente significa che sono state mangiate dal soggetto.

Se vogliamo allontanare i ratti  e comunque i roditori infestanti consigliamo di optare per interventi di protezione immediata soprattutto delle derrate alimentari e di noi stessi, procurando personale specializzato in derattizzazioni e disinfestazioni  che in caso di sospetta infestazione possa agire tempestivamente e, disinfettandoci frequentemente le mani (anche se usiamo i guanti) quando entriamo in contatto con oggetti e/o ambienti specifici toccati dai ratti, eliminando qualsiasi cibo possa essere stato contaminato dalle nostre case e contattando al più presto personale qualificato e specializzato che possa indicarvi una corretta derattizzazione mirata e consona all’ambiente e alle persone che ci vivono.