INFESTANTI DELLA CASA Scorpioni – Euscorpius flavicaudis, italicus

Habitat:

  •  Tra gli scorpioni presenti in Italia incontriamo più spesso il genere Euscorpius, le due specie più frequenti e poco distinguibili tra loro sono l’ Euscorpius italicus e Euscorpius flavicaudis, lunghi tra i 3 e i 5 cm .
  •  La forma appiattita del loro corpo si adatta perfettamente a spostamenti sotto le pietre, le cortecce, e fessure di vario tipo, dove, nonostante il loro corpo possieda dei sistemi atti a diminuire la disidratazione, amano rifugiarsi, soprattutto nelle ore più calde.
  •  Vivono tra montagne aride e aree desertiche, sotto i ruderi, e i vecchi muri, ma lo Scorpione flavicaudis più dell’Euscorpius italicus si trova circolante anche nei prati ed è più amante delle zone umide come delle falde acquifere dei boschi montani.
  •  Alle volte li possiamo trovare nelle abitazioni di campagna, dove cercano umidità e calore e soprattutto nelle docce e nei bagni, è bene quindi, quando non in uso chiudere sempre il tappo.

Morfologia:

  •  Questi aracnidi, seppur antichissimi (conosciuti dal Siluriano), non hanno tuttavia subito variazioni significative nella loro struttura rappresentando per gli studiosi degli autentici “fossili viventi”.
  •  Lo Scorpione flavicaudis, presenta un colore scuro, bruno fino al nero, con spesso il telson e le zampe più chiare, tendenti al giallo-rossastro.
  •  Il corpo degli Euscorpius è composto da più segmenti: capo-torace, addome, post addome.
  •  Hanno sei occhi e otto zampe, come tutti gli aracnidi, due chele all’estremità del post-addome che vengono usate per cacciare, sono cannibali tra loro e con altre specie.
  •  Le ghiandole velenifere degli scorpioni si trovano in un aculeo ad uncino sulla coda. Il loro veleno viene usato per difendersi e alcune volte per immobilizzare grosse prede.

Ciclo Vitale:

  •  Tra gli aracnidi, la maggior parte delle specie è ovovivipara, ma quelle appartenenti agli scorpionidi sono vivipare:  cioè, dalle uova, si sviluppa un embrione che viene nutrito attraverso un cordone ombelicale che si prolunga fino all’intestino materno.
  •  I piccoli scorpioncini  rimangono poi con la madre per qualche tempo.
  •  La maggior parte degli scorpioni sono a sessi separati. Durante una danza in cui tiene la sua compagna allacciata mediante i pedipalpi, il maschio depone sul terreno una spermatofora che vien quindi raccolta dalla femmina.

Abitudini:

  •  Gli Euscorpius flavicaudis  sono predatori carnivori d’insetti e si imbattono nelle loro prede quasi casualmente individuandole per urto.
  •  Gli scorpioni sono in grado di sopportare lunghi periodi di digiuno anche di un anno.
  •  Hanno abitudini per lo più notturne e elusive. Gli scorpioni sono immuni verso il proprio veleno.
  •  Le specie di scorpioni presenti in Italia posseggono un veleno molto blando la cui puntura non rappresenta una particolare minaccia.

È sempre bene però, una volta punti da uno scorpione, assicurarsi che si tratti di una specie “italiana” specialmente se si abita o si lavora nei pressi di falegnamerie che importano legni da altri paesi, o cassette di frutta importate, e questo si può fare purtroppo solo uccidendolo senza però schiacciarlo (con un insetticida per ragni), per poi portarlo in caso di dubbi in ospedale.

Buthus occitanus, di recente introdotto in Italia , il cui veleno può causare seri problemi

Di solito la puntura di uno scorpione causa un poco più di danni di una puntura di vespa: arrossamento, gonfiore, qualche linea di febbre, nella maggior parte dei casi quando riguardano solo la zona colpita si possono somministrare degli antidolorifici o antiedematosi, se appaiono sintomi non locali è bene andare in ospedale, soprattutto quando si tratta di bambini.

Non applicare nessun laccio che stringa la circolazione dell’arto, ma spremere la pelle (non succhiare) per far uscire il veleno e applicare del ghiaccio sul luogo della puntura di scorpione.

La disinfestazione è necessaria solamente quando in una casa appaiono decine di scorpioni.