INFESTANTI DELL’UOMO e DEGLI ANIMALI DOMESTICI: Piattola o Pidocchio del pube- Pthirus pubis

Habitat:

  •  Il Phthirus pubis detto volgarmente piattola o Pidocchio del pube, probabilmente apparve 1.800.000 anni fa quando gli antenati dell’uomo cominciarono a perdere i peli sul corpo, come l’altro pidocchio (del capo) rimase confinato alla testa, così il pidocchio del pube rimase ad infestare i genitali o  “zona pubica”.
  •  Appartenete allo stesso ordine dei pidocchi (Anopluri), ma di famiglia differente (Phthiridi), le Piattole oltre ai peli pubici e alla zona dell’ano, possono infestare altre parti del corpo come i peli del petto, le ascelle, la barba, le sopracciglia e, nei neonati, attraverso la madre che allatta, anche le ciglia.
  •  Come i pidocchi anche il Phthirus pubis, la piattola, si nutre del sangue dell’ospite, perforando la pelle e iniettando allo stesso tempo una sostanza che genera prurito e infiammazioni a livello cutaneo.

Morfologia:

  •  Il Pidocchio del pube è molto piccolo, il suo corpo è arrotondato, Il maschio (1 mm) è in genere più corto della femmina(1.5 mm).
  •  Ha sei zampe uncinate, questi artigli  (il 2° e 3° paio) permettono alla Piattola di rimanere attaccati ai peli pubici dell’uomo durante le pause di riposo tra un pasto e l’altro.
  •  La testa del Phthirus pubis ha forma quasi ovale con due grandi antenne laterali e il loro corpo ha escrescenze pelose.
  •  Il suo colore è biancastro, leggermente trasparente. Si sono incontrate varianti di colore interessanti come forma di “mimetizzazione” del pidocchio del pube sul corpo dell’ospite, per esempio più marroni sui peli pubici infestati della gente di colore.
  •  Le Lendini sono del tutto simili a quelle dei pidocchi del capo e attaccate con lo stesso tipo di sostanza cheratinica, non solubile in acqua.

Ciclo vitale:

  •  La femmina della Piattola deposita circa 25 uova (quasi il doppio nell’arco di una settimana) alla base dei peli, la distanza dalla cute non supera il centimetro, il  loro colore è marrone chiaro.
  •  Queste uova sono chiamate lendini, e si schiudono nell’arco di una settimana. Il parassita passerà poi per lo stadio di Ninfa, simile ma più piccola di una Piattola adulta, e dopo altri sette giorni diventerà un Pidocchio del pube adulto, capace di nutrirsi e riprodursi; anche se, persino nella sua forma di ninfa, già si mostra molto attiva nel succhiare il sangue del suo ospite.
  •  La durata della vita del parassita Phthirus pubis è di circa 30 giorni.
  •  Una piattola adulta muore in meno di 24 ore, se si dovesse trovare lontano dalla sua fonte di cibo: l’uomo. Le lendini invece possono resistere fino a  8 giorni.
  •  La Piattola adulta ha la forma che ricorda quella di un granchio (nei paesi anglosassoni è infatti chiamata crab).

Abitudini:

  •  L’infestazione da Piattole e da Pidocchi è chiamata in tutte e due i casi : Pediculosi.
  •  Quest’infestazione dal parassita Phthirus pubis si trasmette il più delle volte attraverso contatti sessuali ma anche attraverso lenzuola o biancheria intima infetta, si può prendere anche in bagni pubblici e hotel poco puliti.
  •  La pediculosi si scopre attraverso la sensazione di un intenso prurito, localizzato tra i peli pubici soprattutto durante le ore notturne.
  •  Attraverso un attento esame si possono trovare le lendini attaccate ai peli del pube, questo è il chiaro sintomo di un infestazione da piattole.
  •  Altro modo per sapere se si è affetti da pediculosi è il trovare sulla biancheria intima piccolissime macchie color ruggine o rosse, queste sarebbero rispettivamente le feci o il sangue dovuto al pasto delle stesse piattole.
  •   Meno comunemente si trovano delle chiazze bluastre di 1-3 mm di diametro sulla cute vicino all’habitat comune dei Pidocchi del pube ad esempio sull’addome, sulle natiche, sulle cosce, queste sono dovute all’azione dei morsi del parassita.

differenze evidenti tra un pidocchio umano e una piattola

Noi della Bio-disinfestazioni srl in questi casi ci occupiamo specificamente di disinfestare l’ambiente e i potenziali focolai, ma il maggior lavoro: del controllo e dell’identificazione della malattia, spetta ad ognuno di noi, attraverso l’igiene e l’attenzione quotidiana.

Immediatamente in caso di dubbi consultare il medico o anche un farmacista, visto che i prodotti usati per la disinfestazione del corpo sono presidi medico chirurgici.